26 maggio, 2011

Real life is boring. That's why you've got a tv

In questi giorni sono tappato in casa per finire mille lavori. Fuori c'è bel tempo e non sarebbe male far euna passeggiata, ma se in casa hai un divano comodo e una tv 42 pollici ci sono mille cose più interessanti che mettere un piede davanti all'altro.
Eccovi allora una lista ragionata delle cose con cui mi sto avvelenando ultimamente.

South Park
Se vi devo spiegare di cosa si tratta, è inutile continuare a leggere. Spegnete il computer e tornate nelle vostre parrocchie. La quindicesima stagione di South Park è appena iniziata. Siamo alla quarta puntata e tutto va male. Le battute ci sono, ma è tutto molto diluito. Mancano le storie: sembra che siano tornati alla libera associazione di cazzate che caratterizzava le prime due stagioni. Insomma, a quanto pare il team di autori è stato sostituito dai lamantini. Fa ridere (poco), ma negli anni Parker e Stone ci hanno abituato a delle storyline da paura. Sarà che sono troppo presi dal loro primo musical, The Book of Mormon. Speriamo che arrivi presto qualcosa di buono.

Family Guy e The Cleveland Show
Non sono un fan della roba prodotta da Seth MacFarlane. Soprattutto perché il segreto della sua prolificità è riassunto da questo schema qui. Però sono cosette da venti minuti, le guardo senza aspettarmi niente e a volte (sempre meno spesso) mi scappa anche da ridere.

The Big Bang Theory e How I Met Your Mother
Sono le uniche sit-com con le risate registrate che mi concedo. La prima, dopo due stagioni divertenti, è scesa a livelli infinitesimali di miseria e tristezza. Ormai non fanno altro che riciclare le battute più vecchie del mondo con la differenza che - rullo di tamburi - stavolta le pronunciano dei secchioni! Se per strada incrociate uno che vi dice che questa banda di nerd lo fa schiattare dalle risate, be', state pur sicuri che non state parlando con un nerd. L'unica cosa buona di questa robaccia? Simon Hedberg, un bravo attore prestato a un personaggio che più macchiettistico non si può.
How I Met Your Mother invece mantiene sempre una certa dignità, anche se ormai ha abbastanza stufato. L'idea alla base della serie, una narrazione tutta fatta di flashback nella quale i salti temporali hanno effetti comici e/o strappalacrime, via via è sempre meno sfruttata ma, rispetto alla carcassa putrescente di Big Bang Theory, questa è roba da intenditori.

The Office
Ovviamente parlo di quello adattato da Greg Daniels per gli Stati Uniti. Quello inglese ha chiuso in grande stile dopo appena due stagioni e uno speciale. Negli Usa invece preferiscono le cose che si trascinano fino allo sfinimento. Che poi è una caratteristica che ritroviamo in alcune loro grandi  campagne pubblicitarie come il Vietnam e l'Iraq. Steve Carrell, protagonista assoluto della versione americana, ha lasciato qualche settimana fa dopo ben sette anni. Adesso gli autori stanno cercando il suo sostituto. Dopo tre qualche episodio con Will Ferrel e un finale di stagione pieno di cameo (Ricky Gervais - che quest'anno si era già rivisto -, Will Arnett, James Spader e Jim Carrey), ci attende l'ottava stagione. Purtroppo.

Parks and recreation
Se con The Office Us Greg Daniels ha davvero stufato, con Parks and recreation l'ometto ha fatto centro. E' una commedia inoffensiva, incentrata sull'attività di un dipartimento comunale che è l'equivalente italiano dell'assessorato al verde pubblico, piena di buoni sentimenti e tutte quelle cose che fanno piangere noi figli di satana, ma è anche una roba scritta con garbo e recitata con grande professionalità.  La terza stagione si è appena chiusa con una puntata in due parti in cui non succede quasi niente, ma si ride parecchio. E poi si impara molto, soprattutto ascoltando la filosofia di Ron Swanson (Nick Offerman): "La pesca mi rilassa. E' come lo yoga, e in più posso uccidere qualcosa".

Running Wilde
Non so perché continuo a seguire questa robetta. Cioè. Lo so benissimo. Le ragioni sono due: è creata da Mitchell Hurwitz, il genio di Arrested development, e ha come protagonista Will Arnett. Se questi nomi non vi dicono niente, non fa niente: evidentemente siete imbavagliati e legati per i polsi nello scantinato di qualcuno. Però non si può nascondere che Running Wilde, nonostante le tante buone intenzioni (vedi Peter Serafinowicz, David Cross) è una pappetta per famiglie (vedi Keri Russell).  Comunque, la serie ha chiuso i battenti alla prima stagione. Fortunatemente Will Arnett ha già trovato qualcosa di buono da fare, ma invece Hurwitz non ha progetti all'orizzonte, e questo un po' mi preoccupa. Per favore, vertici della Hbo, sguinzagliate i vostri avvocati e aiutate Hurwitz a sciogliere il patto con il demonio (vedi Fox) che deve avere ingenuamente sottoscritto. Invalidate il contratto che lo lega a quel network di merda e prendetelo con voi. Questo uomo è ancora giovane e pieno di idee. E' vero, ha sbagliato, ma abbiate pietà di lui.

Community
O si ama o si odia. Non è un capolavoro, questo è certo, ma è di sicuro la più grande miniera di citazioni e assurdità formato commedia che la tv abbia prodotto negli ultimi due anni. La storia è molto semplice: un eterogeneo gruppo di studio in un college pubblico. Gli sviluppi sono imprevedibili: deliri in claynimation, giochi di ruolo che prendono la mano e paintball estremo. In pratica è la cosa più vicina a un cartone animato che la tv generalista abbia mai realizzato utilizzando attori in carne e ossa. Io lo guardo con la stessa attenzione con cui mia madre segue la tv del pomeriggio mentre stira, ma questo non vuol dire che non sia degno della vostra attenzione.

Modern Family
Si è chiusa proprio oggi la seconda stagione della commedia più bonacciona, più politicamente corretta e più amata dai consulenti familiari. Un padre brontolone sposato in seconde nozze a una sudamericana fregna da paura, un figlio gay felicemente accoppiato e con prole vietnamita regolarmente adottata, una figlia con nucleo familiare tradizionale (marito e tre figli) ben felice di accogliere tutte le differenze che rendono unica la sua famiglia. Insomma, le premesse sembrano quelle di una pubblicità progresso. E invece Modern Family è scritto con garbo, fa ridere, è recitato benissimo e sa anche essere toccante quando vuole. Insomma, sarà anche pensato per vostra zia, ma voi potete vederlo senza sentirvi dei ritardati.

Nurse Jackie

Se conoscete un'infermiera di quelle toste (io sì) vi basteranno dieci minuti di questa serie per rendervi conto di che gigante sia Edie Falco: la sua interpretazione dell'infermiera di ferro, mamma a casa e fattona in corsia, è semplicemente impeccabile. La storia gira tutta intorno alla mole di cazzate che Jackie, la protagonista, deve inventarsi per continuare a essere quello che è: una tossicodipendente perfettamente integrata nella società. Siamo alla terza stagione e le cose cominciano ad andare a rilento, ma sono solo venti minuti a settimana. Cosa volete di più?

Game of Thrones
I buzzurri hanno conquistato la Hbo. Dopo anni di commedie spiazzanti e fiction innovative, il canale via cavo che ha prodotto e ospitato il meglio della tv occidentale degli ultimi trent'anni si è guardato allo specchio e si è detto: "Ok, ho fatto The Larry Sanders Show, The Sopranos e The Wire. Adesso ci vuole una tamarrata". Ecco allora che prendono una principessa diafana, una regina bionda, un bruto con uno spadone da paura, un nano irriverente, un manipolo di cortigiani e un cesto di uova di drago.
Però, però c'è il però. Sì, perché su Hbo la principessa diafana sta sempre con le zinne de fori, la regina bionda si fa ingroppare da suo fratello, il bruto si scopa a sangue la summenzionata principessa, il nano irriverente salta da un bordello all'altro, il manipolo di cortigiani si spompina a vicenda senza risparmio e le uova di drago non si schiudono (per ora). Insomma, a me il fantasy fa pena, ma affidato alla Hbo, anche un manuale di giardinaggio diventa interessante, e Game of Thrones non fa eccezione. E poi alla sceneggiatura c'è David Benioff, che sarà anche uno che c'ha preso una sola volta, ma quella volta c'aveva preso proprio bene. Per chi ancora non lo sapesse, la serie sta avendo un successo mostruoso ed è stata rinnovata per una seconda stagione prima ancora che la gente finisse di scaricare il torrent del pilota.

Treme
Ed eccoci finalmente al motivo per cui ho scritto questa pezza infinita. Se qualcuno è arrivato fin qui si sarà chiesto: "Ma questo si ammazza di tv solo per parlarne male?". In effetti non mi sono sprecato in complimenti, forse perché dovevo riservarmeli per Treme. Cos'è Treme? Difficile a dirsi. Siamo alla seconda stagione e al momento è impossibile dire dove stanno andando a parare. L'unica cosa che posso dire con certezza è che, qualsiasi direzione vogliano prendere, a me sta bene. In realtà qualcosa la posso dire: Treme è il racconto di una città, la New Orleans del dopo Katrina, declinata in tutte le sue forme. Del resto dietro questo progeto ambizioso e - finora - perfettamente riuscito ci sono nientemeno che Eric Overmayer (Homicide) e David Simon, il profeta che ha regalato a noi masse incolte The Wire, la più grande serie mai trasmessa nella storia della tv (serve ripeterlo?). E come in The Wire anche stavolta ci sono mille personaggi, mille sottotrame, mille aspetti di una comunità che vengono studiati e drammatizzati con una precisione sconvolgente.
But enough with this bullshit... Piantatela di leggere le mie cazzate (sempre che non l'abbiate fatto 15 minuti fa) e andate a vedervi questo video in due parti: l'apertura della prima puntata, una parata che attraversa la città e introduce un bel po' di personaggi. Purtroppo il video è monco, ma se volete di più sapete dove andare.

Ps: prima della messa in onda, Hbo aveva manifestato qualche dubbio su Treme a causa della "mancanza di avvenimenti nell'episodio". A questa osservazione Simon ha risposto come solo un vero uomo può rispondere: "Non trattatemi come se stessi lavorando in un network qualsiasi! Questa nota avrebbe potuto scriverla la Cbs!". All'incazzatura di Simon, Hbo ha risposto come solo chi ha l'onestà di ammettere i propri errori sa rispondere: ha rinnovato la serie per una seconda stagione e, per bocca del presidente del network, ha dichiarato "Dobbiamo essere il luogo in cui a questo genere di eccellenza sia dato spazio per continuare". Un po' come quando Piersilvio ha rinnovato I Cesaroni.

24 commenti:

Giulio ha detto...

Che bel post, c'è tanto di cui parlare.

Già alla terza riga avevo voglia di mettere dentro le mie riflessioni su The Wire, ma voglio lasciarmelo all'ultimo, così come hai fatto tu. Prima parliamo di South Park, che ci tengo. È partita male, è vero, le prime puntate rendono chiaro a tutti che l'impegno che sta dietro a un musical di Broadway deve essere moltissimo, e visti i risultati non mi stupirei se il suddetto musical raggiungesse le vette intoccabili di antichi fasti quali The Rocky Horror o lo stesso Cannibal The Musical di Trey Parker. Appena hanno annunciato che lo porteranno a Londra, il mio browser ha aperto da solo il sito di Easyjet senza che la mente ancora fosse arrivata a fare 2 + 2. Ma torniamo a parlare di South Park, con precisione della puntata "T.M.I." che secondo me rappresenta un buon punto di ripresa (soprattutto considerando quel miscelone nonsense di "Royal Pudding", che è la puntata prima). Ho poco da dire, in realtà, se non "perdonali, se lo meritano", ci hanno abituato talmente bene che reclamare qualcosa par quasi incauto, se non da stronzi. E io sono il primo degli stronzi bada bene, e di solito vengo puntualmente smentito. Per fortuna.

Game of Thrones, per uno che è cresciuto con Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli e il Silmarillion ha un appeal pari a zero. Perché? Perché tutto è stato detto, scritto e girato, e quel poco che manca troverà luce nel prossimo progetto in due parti di Peter Jackson. La verità è che non ho nemmeno lontanamente voglia di tapparmi il naso e guardare quella serie, piuttosto riapro un tomo di Tolkien e ricomincio l'avventura.

The Wire, infine, l'ho cominciato pochi giorni fa, ringrazio il fato di aver vissuto buona parte dei miei 2 anni anglosassoni nel quartiere di Peckham, dove le differenze di linguaggio col "ghetto" new yorkerse sono minime e non sostanziali. Ringrazio, perché altrimenti anche con i sottotitoli non ci avrei capito molto. Linguaggio vero, complesso poiché dannatamente semplificato. Però non è questo il punto, avrei voluto che vedessi la mia faccia quando hanno parlato delle torri cadute. Mi sono alzato in piedi sul divano urlando "QUINDI È STATA FATTA DOPO IL 2001?" perché, a occhio nudo, mi pareva una serie dei primi anni '90. Fotografia, locations, temi trattati. Ci sono rimasto male, anche se le recensioni positive (per non dire esaltanti) che ho letto in giro continuano ad essere tante, troppe, per potermi far chiudere la visione per questo enorme dubbio di carattere estetico. Sono solo alla seconda puntata del primo capitolo (droga), devo andare avanti, anche se i "polizieschi" (sono prettamente sicuro che definirlo tale risulti offensivo, temo) mi hanno stancato da parecchi anni. Vediamo come va a finire (ci metterò mesi sia chiaro).

Per chiudere, in caso The Wire o la nuova stagione di South Park si rivelino deludenti, ho sempre qualcuno con cui prendermela: Hasa Diga Eebowai, my friend.

pasquale la forgia ha detto...

non so dove altro l'ho scritto e se l'ho scritto, ma entrare in the wire non è per niente difficile. il primo episodio l'ho dovuto vedere in tre riprese, perché non riuscivo a farmelo piacere. e, credimi, il fatto che ci sia molto poliziesco, non mi ha aiutato: li detesto anch'io. però a un certo punto cominci a capire e più si avvicina l'ultima puntata, più senti che ne vorresti altre ancora.
fidati, è un capolavoro. non c'è altro da dire.
è un fottuto capolavoro.

fosco ha detto...

grazie per i consigli. Visto il periodo stressante, mi sono affidato alle cazzate di How i met your mother e come previsto, ho divorato le prime cinque stagioni. Non male, non male.

Treme, la seconda stagione invece forse deludente. Ma tiro avanti: in the Wire, Simon, dopo la seconda ha tirato fuori Hamsterdam. A buon intenditore.

Per Giulio, sarà che ormai sono un evangelista peggio dei rivenditori del folletto Worwerk, ma continua a seguirla, the wire, per carità di Dio!

ps. OT, ma quanto fa schifo l'ultimo Malick?

pasquale la forgia ha detto...

carissimo,
dovrei toglierti il saluto per la tua ultima frase.
the tree of life ha un milione di motivi per non piacere, ma va visto. è un film smisurato e indubbiamente anche fuori misura, è un film imponente e forse anche borioso, ma resta un'opera senza precedenti. personalmente non avevo mai visto raccontare con tale realismo la nascita e la crecita di un essere umano. tolte le lunghe sequenze di delirio (che ho apprezzato, ma che in effetti possono sembrare un koyanisqqatsi con il voice over), resta un film violento e puro, come quelli che piacciono a me.
detto questo, vado di là che hodei pannolini da cambiare.
a presto,
p

fosco ha detto...

ohh, finalmente l'abbiamo trovato, il vero punto di disaccordo! Mi sento sollevato. :)

Comunque, l'avrò detto un milione di volte, e sono noiosissimo su questo, ma se parliamo di crescita di un uomo, parliamo di Heimat, e poco altro.
Ovvio, ci sono degli aspetti della nascita di un essere umano che mi sfuggono, e che tu invece conosci ormai minuziosamente, e su questo non mi pronuncio...
Malick l'ho visto, e trovato davvero pretenzioso, eccessivamente lungo, poco onesto con l'uso della musica di sottofondo. Ma il vero problema del film è proprio nella relazione tra Storia e storia, (tra l'altro un tema poco abusato...). Ecco, appunto questa relazione, per quanto mi sia sforzato in tutti i modi di trovarla, francamente non c'è.

E i dinosauri erano meglio in Jurassic Park.

fosco ha detto...

azz, quindi il saluto me l'hai tolto veramente, alla fine :)

cerco di recuperarlo, và:

http://mediacritica.it/2011/06/30/leternauta/

ps. passiamo a venezia a fine luglio, la butto là, non si sa mai...
f mb

pasquale la forgia ha detto...

ma figurati, t'avevo anche risposto, ma blogger si era mangiato il commento. poi daria ha cominciato a fare delle faccette e ho dimenticato tutto. a fine luglio siamo ancora a milano. se volete fare un salto, avete anche un letto matrimoniale a disposizione.
dai dai che stavolta ci becchiamo!
un abbraccione a tutti e due

fosco ha detto...

eh he h, immagino che le faccette siano irresistibili :) no no figurati, scherzavo anch'io.

Sì, siamo a Venezia, ma pensiamo che Milano sia difficile purtroppo (tra l'altro ci sono i genitori di mb, che non vediamo da mesi)...

Mi chiedevo giusto se voi aveste programmato una scappata a Vittorio, ma non ti preoccupare :)

per il resto, tornando ai nostri stupidi interessi, Treme sta riprendendo alla grande. Melissa Leo e la barista di colore sono delle attrici enormi. (tra l'altro l'avvocatessa ha preso un oscar per the fighter, l'hai visto, tu?).

un abbraccio ai tre :)

http://www.tremesoundtrack.com/

pasquale la forgia ha detto...

quando siete precisamente a venezia?
noi a vittorio vento dobbiamo passarci proprio a luglio. se ci mettiamo d'accordo facciamo una rimpatriata.
treme è una bomba. il season finale è bellissimo ed è forse l'unica "cosa" (non serie tv, non film, ma cosa) in cui la musica entra in scena con una classe sincera. ca po la vo ro.
per me gli attori sono tutti molto buoni. ovviamente ci sono dei picchi, ma nessuno è fuori ruolo. per quanto mi riguarda se quest'anno non danno il golden globe a steve zhan come miglior attore per una serie drama, la profezia maya del 2012 potrebbe avverarsi.
the fighter l'ho visto. non eccezionale. un film di attori. anche qui quasi tutti ottimi. anche wahlberg, che con gran classe riesce a stare sul filo senza mai strafare. consigliato per serate senza pretese (inoltre anche qui c'entra hbo, se lo vedrai scoprirai perché).

comunque, il tempo è passato e adesso ci sono nuovi apuntamenti imperdibili: curb your enthusiasm e breaking bad sono in arrivo, mentre futurama e louie sono già tornati. a breve ne scrivo.
abbracci e a presto

Giulio ha detto...

Rieccomi qua, gente, con alle spalle due stagioni e mezzo di The Wire. Dopo un'abbuffata degna di Noiret e Mastroianni, mi sono trovato a fermare la visione per via di un ambiente portuale che inizialmente non voleva saperne di farsi garbare. Sentivo troppo la lontananza dai corner di Baltimora. Mi mancava la strada, l'intreccio, la partita a scacchi. Il sindacato non mi andava giù, i greci mi parevano personaggi deboli e Zigg un irritante figlio di puttana. Lunga pausa, dicevo, di almeno tre settimane, convinto com'ero che non l'avrei mai più tirata fuori dal cassetto.

E invece.

Passate queste lunghe settimane, riempite in parte da un buon Game of thrones e altre debolissime serie tv che evito di nominare, mi sono accorto che qualcosa di grosso mi mancava. E così, senza neanche starci troppo a riflettere, ho ripreso la serie da dove l'avevo lasciata, fresco di riposo mi sono sparato via endovenosa un'altra annata e mezzo. Sono a metà della terza, e comincio a capire l'entità del tutto. In giro, poi, ho letto una cosa che mi ha letteralmente esaltato: il bello di The Wire comincia adesso, ora, dove mi trovo io.

Vi farò sapere, nel frattempo grazie per la spinta emotiva. :D

Giulio ha detto...

Ah, dimenticavo, The Tree of Life è immenso.

pasquale la forgia ha detto...

caro giulio,
benvenuto nella setta di the wire.
e benvenuto nella cerchia ben più ristretta degli ammiratori di the tree of life.
fra un paio di settimane torno da ste parti per parlare di breaking bad, curb your enthusiasm, futurama, louie e altro...
a presto,
p

Giulio ha detto...

Sono alle prime della quinta e ultima stagione di The Wire; posso dire una cosa che magari non piacerà?

Quando è che prende il volo questa serie? Mi è sempre parsa come una luuuuunga rincorsa, ma ancora devo vedere le stelle. Ci sono tutti i presupposti, mi chiedo se arriveranno mai "quelli" di NYC, mi chiedo se succederà qualcosa di grosso o se continuerà con lo stesso stile fino alla fine lasciandomi irrimediabilmente con un po' d'amaro in bocca. Vedremo.

Giulio ha detto...

È finita.
Felicemente smentito.

Devo riprendermi.

pasquale la forgia ha detto...

ci contavo. e, lo ripeto, te lo dice uno che ha nutrito i tuoi stessi identici dubbi.

fosco ha detto...

è morto un attore di Treme e Breaking Bad, ma francamente neanche lo ricordo... http://today.msnbc.msn.com/id/44269660/ns/today-entertainment/

pasquale la forgia ha detto...

in treme era il capo stronzo e corrotto sotto il quale veniva trasferito il tenente colson (http://www.imdb.com/media/rm2954999808/tt1279972). si faceva spesso il nome del suo personaggio, ma l'attore in effetti non si vedeva un granché. in breaking bad proprio non lo ricordo (a quanto pare c'è stato una volta sola, in un ruolo decisamente minore). ed era pure in the tree of life, anche se lì è IMPOSSIBILE ricordarselo. poteva anche essere una bolla di gas.
be', pace all'anima sua.

fosco ha detto...

pasquale "database imdb" la forgia.

Oggi ci ha linkato uno di Slough. Una delle grandi conquiste di socks.

pasquale la forgia ha detto...

e allora festeggia con questa:

http://www.youtube.com/watch?v=X3yN0JvG5co

ovvio, no?

ps: citazioni a parte, è un pezzone di quelli belli solidi.

fosco ha detto...

pezzone enorme, indeed.

fosco ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=qQyAJAIg0vg

ovviamente...

pasquale la forgia ha detto...

AHAHAHAHAHAHAH
no ti prego! non mi linkare mai più sta cosa...
mi fa stare male da quanto è ridicola e spietata...
GENIO

fosco ha detto...

ps. hai visto il video di vonnegut che ho messo su socks? è un piccolo regalo, se non lo conosci. (purtroppo è solo un estratto, ma c'è la trascrizione completa nel link),

tell me if I don't know you by know!

pasquale la forgia ha detto...

sì, lo conosco
la trascrizione (ampliata) si trova in A Man Without a Country

ps. vedo questo e muoio. IF YOU DON'T KOW MEEE...