
Il bello della faccenda è che le recensioni non riguardano soltanto novità come accade sulla carta stampata, dunque è possibile informarsi su libri passati inosservati o dimenticati: uno strumento di recupero critico, gestito non da critici ufficiali ma da lettori non graduati, blogger.
L’altra cosa bella è che la Bottega ha dato modo a Brekane di forzare quella frontiera della letteratura che si diceva sopra, inserendo recensioni di fumetti (o forse si dovrebbe dire graphic novel?). Per ora lo spallone Brekane ha forato due volte il confine, col Diario a fumetti di James Kochalka e con Campo di babà di Amanda Vähämäki.
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