01 settembre, 2006

I bambini - 4

Bambini in visita nelle carceri? Nei manicomi? Il problema, permettetemi, non è tanto la reazione dei genitori davanti a simili proposte di "viaggi alternativi" (nel mio caso, poi, i miei mi c'hanno portato spontaneamente, in entrambi i posti, quindi...), quanto quella dei bimbi stessi.
Immagina di essere un bambino. Hai molto probabilmente tutti i pomeriggi della settimana ipotecati per i prossimi dieci anni da lezioni di banjo, calcetto, catechismo, attività parascolastiche eccetera. Finalmente, una domenica mattina come tante, scampato alla violenza della messa, ti rendi conto di avere una giornata per cazzeggiare nella tua stanza (esempio: sputare dalla finestra, picchiare tuo fratello più piccolo, masturbarti, leggere fumetti, chiederti come mai non incuti timore nei tuoi coetanei, sperare che nessuno scopra che sei stato tu a regalare quei cinque punti di sutura a quel coglione di Enzo...). Rapito dall'entusiasmo per questa bella giornata di legittimo nulla, non ti accorgi che la mamma è entrata nella stanza (per fortuna non ti stavi masturbando).
"Oggi mamma e papà ti portano in un posto."
"Non voglio."
"Oggi ti portiamo in un posto. Devi vedere certe cose."
Sei bambino, ma non idiota, quindi ci metti un secondo a notare che le parole di tua madre sono affette da una sinistra penuria di informazioni. Cos'è questo posto? Dov'è? E cosa sono queste cose che dovresti vedere? Comunque, sono i tuoi genitori e menarla non serve più di tanto. Alla fine sono loro a decidere.
Dopo un'ammorbante oretta di macchina, scendi con un'enorme voglia di pisciare, scartare pacchetti di figurine e mangiare gelati. Ma no. Niente di tutto questo. Perché oggi, bambino mio, mamma e papà - su consiglio dello zio Elvio - ti hanno portato in carcere.
"Cos'è questo posto?"
Tuo padre è comunista. Ti fa, ispirato:
"Questo è il carcere dove Antonio Gramsci ha scritto i suoi Quaderni".
In silenzio pensi che questo Gramsci doveva essere proprio una peste se aveva bisogno della galera per fare i compiti. A te basta l'ordine della mamma per spegnere subito la tv e filare alla scrivania. Ma è chiaro che tu sei solo uno stupido e che non sai un sacco di cose.
"Quando ce ne andiamo? Questo posto puzza!"
"Prima finiamo il giro."
"Quelli sono carcerati?"
"No, quelle sono le guardie?"
"Le stesse di Gramsci?"
"No."
"Ma', quello è in cannottiera!"
"Quello è un carcerato?"
"Perché?"
"Non lo so... di certo avrà fatto qualcosa di brutto."
Finite il vostro giro (c'è solo un'ala che si può visitare se non hai parenti ospiti della struttura). Una volta fuori la tua voglia di figurine e gelati è furiosa e inappagata. Cosa hai imparato oggi? Che le carceri puzzano. Che la gente ci vive in canotta. E che se ci stai dentro o sei guardia o sei ladro. O sei Antonio Gramsci.
E nel frattempo ti sei fatto due palle così.
Tornando a casa non avrai nulla da chiedere ai tuoi genitori, tranne pregarli di non dare mai più retta allo zio Elvio quando propone una gita fuori porta.
Per fortuna, arrivato a casa, c'è il tuo diseducativo robot che ti aspetta, pronto a mandare in fumo con le sue mitragliette fotoniche un'intera giornata di profondi insegnamenti.

(Fotografia 1: Antonio Gramsci)
(Fotografia 2: Thunder Robot, Asakusa)

44 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahah!!!!
hai ragione pasq,
la penso come te.
come avevi già intuito, credo.

fede

pasquale la forgia ha detto...

guarda che è tutto vero... tranne lo zio elvio, naturalmente. e - ahimé - tranne quel magnifico robottino degli anni cinquanta che purtroppo non ho mai avuto. il mio era una mezza cagata.
ciao!

Anonimo ha detto...

peccato, pensavo davvero fosse il tuo.
io avevo una di quelle bambole con il disco musicale nella schiena.
per quanto te ne possa fregare.

sempre f

Roberto La Forgia ha detto...

ciao f, ciao pasquale,

il tuo, fratello mio, è un caso che secondo me non è per nulla esauriente.
cosa vorresti dire che siccome 20 anni fa, mamma e papà, ti hanno portato a vedere il carcere di gramsci, senza minimamente preoccuparsi di farti vivere la cosa con un briciolo di curiosità, allora fare le gite in carcere è di per sè un'idea cattiva?

zio elvio, uno: non si rivolge ai genitori comunisti, non parla di gite per vedere il carcere che imprigionò tizio. due: non lo dice, ma lo diamo per scontato, questa gita la si farebbe con un po' di attenzione al metodo.

il robot, il carcere ecc. non sono educativi di per sè, dipende dal mentodo.

ciao

Anonimo ha detto...

Ma siamo tutti figli di comunisti?

Certo, come l'hai vissuta tu non è proprio una goduria ma le cose imposte dai genitori quando eravamo bambini si somigliano tutte, o meglio, noi le vivevamo più o meno allo stesso modo: carceri, musei, visite varie alle città vicine, etc.

Io avevo interpretato la proposta di elvio in chiave scolastica, come attività all'interno di un discorso più ampio.
Non che adesso io faccia il paladino della visita in carcere a tutti i costi, ma tra una gita alla cartiera, una allo zoo e una al castello medievale, ci può stare pure quella; ogni bambino ne farà un'esperienza diversa.

frans

pasquale la forgia ha detto...

mah... io credo - perdonate la brusca semplificazione - che una gita in carcere per un bambino sia solo un'occasione di smarronamento. e non perché io mi sia annoiato, ma perché non c'è nulla di interessante per un bambino in un carcere. per favore, non pensiamo che la tetraggine serva all'educazione: prima eravamo tutti sostanzialmente concordi sul fatto che - semplifico - non si può educare volontariamente attraverso il dolore... non vedo perché si potrebbe farlo con la tetraggine. non dico di far credere ai vostri figli che il mondo sia colorato, soffice e luminoso come la criniera di un mini pony (citazione dottissima, molto queer), ma addirittura obbligarlo a vedere il modo ideato dalle istituzioni degli adulti per regolamentare il commercio di torti e punizioni... davvero, non vedo in che modo possa stare in piedi. soprattutto non riesco a intravvedere un disegno pedagogico credibile, capace di soddisfare - parafrasando roberto - il bisogno di metodo. anzi, fratello mio, mi sembra proprio che quest'idea della visita al carcere col metodo - fidati - somigli in maniera fin troppo evidente all'insulso disegno dei bambini che amano e proteggono la natura di cui parlavi due post fa. non credi?

un saluto a tutti.

ps: vi scrivo, per la prima volta, dalla mia nuova casa.

pasquale la forgia ha detto...

@ fede:
ma potrei mai disinteressarmi al tuo bambolotto con disco nella schiena?
scommetto che il disco era di plastica trasparente, magari azzurrino! o color carne! c'ho 'na memoria per le stronzate io!

pasquale "i was a smart child" la forgia

@ frans:
siamo tutti figli di genitori comunisti? temo di sì. altrimenti non si spiegherebbe come mai si viva in un paese destrorso e filoclericale.
no, scherzo! mamma! papà! vi voglio un mondo di bene!

pasquale "tengo famiglia" la forgia

Anonimo ha detto...

...bravo pasq!!! azzurrino e rosa!!! fa sempre piacere interloquire con gente con i tuoi stessi interessi.

fede

pasquale la forgia ha detto...

@ fede:
la strada verso l'automiglioramento è lastricata di interessi comuni!

pasquale "dianetics" la forgia

@ frans:
segnalo questo film, non memorabilissimo, ma paradossale e curioso:
non tutti hanno avuto la fortuna di avere i genitori comunisti

pasquale "everyone's got his movie" la forgia

ciao!

Anonimo ha detto...

...una volta ho rasato i capelli a una barbie...

fede "wannabechild" del proposto

Roberto La Forgia ha detto...

no, pasquale,

non penso che la tetraggine sia educativa. non inviterei una scolaresca a visitare un carcere per educarla. è qui che non ci intendiamo.
io non voglio educare, io voglio creare contatto tra i bambini e tutta una serie di cose che sono considerate troppo grandi, troppo tetre, troppo complesse, troppo raffinate per un bambino.

pasquale, lo sai che esistono i carceri minorili?

le conclusioni dalla gita in carcere, le trae il bambino, arrivandoci da solo o bombardando di domande chi l'accompagna.

poi, si può a casa giocare con il robot.
o anche prima.

pasquale la forgia ha detto...

uno: non mi chiamare pasquale. te prego!
sei mio fratello! non mi hai mai chiamato così in 23 anni! :-)

due: i carceri minorili? beeelli quelli... così i bambini capiscono subito dove vanno a finire se non fanno i compiti o se sniffano troppa colla da modellismo... e poi magari ci ritrovano tutti i bulli che il giorno prima gli hanno spaccato il naso per duecento lire di merendina! trooopo bbello!
non lo so, scherzi a parte... mi sembra che vi stiate fissando su una cosa che non ha reali possibilità di essere utile, formativa, divertente, ..., ... o ...! (fill the blanks with adjectives you find appropriate.)
datemi una pur vaga traccia di quella che dovrebbe essere la vostra idea di gita al carcere con minorenni al seguito, e poi ne parliamo.

saluti!

pasquale "wrong side" la forgia

Anonimo ha detto...

Gentilissimi.

Ho letto con ampio ritardo il post e non sapevo di essere cosi' citato.
Sono commosso (quanto dura la serie bimbi?).

La simpatica verve polemica di Pasqualino, bambino un po' fesso ma precoce (si masturba a 8 anni), ha dei genitori comunisti autoritari e grevi, con un evidente ritardo mentale e difficolta' comunicative, e' viziato oltremodo e in carenza di affetto (tant'e' che flirta continuamente con federica),
...falsa un po'le questioni.

In sintesi, la faccenda mi pare questa: fare vedere o meno il mondo, nei suoi vari aspetti, ai bimbi o proteggerli dal mondo e dal dolore rinchiudendoli in un recinto dorato?

Eccedere nell'esposizione come nella protezione e' sbagliato.
secondo me. direi, ovviamente.

Credo ai bambini farebbe bene vedere il mondo, e vederlo direttamente, non il sangue-spettacolo a fiotti della TV. Il sangue virtuale.
Gli farebbe bene nel senso che gli porrebbe problemi e questioni nuove, questioni che fanno parte della vita, eludendo le quali, si elude, in fondo, la vita stessa.
Vuol dire crescere senza essersi posti ed aver provato a rispondere a domande importanti, personalmente direi fondamentali.

Servono guide intelligenti, sensibili e attente, capaci di valutare il momento adatto per le varie esperienze, non impositive, capaci di rispondere correttamente alle domande.

Anche fare i compiti e' un obbligo, ma lasciare giocare Pasqualino tutto il giorno e tutta la vita con il robot, salvo le pause per i bisogni corporali, mi pare rischioso...
Con mio figlio credo non lo farei.

Pasqualino non capisce questo?
La cosa non mi sorprende.
:-)

Lo Zio.

pasquale la forgia ha detto...

carissimo zio,
perdonami, ma capisco che la tua avanzata età non ti consenta di leggere bene a video caratteri tanto piccini.
dolce e canuto zietto mio, la tua anziana insistenza un po' m'intenerisce, quindi vedrò di guidarti per mano in questo per te contorto percorso deduttivo.
non portare un bambino in carcere non vuol dire tenere un bambino all'oscuro di qualcosa che di fatto esiste. non vuol dire questo per il semplice motivo che "normalmente" (vi prego, non accanitevi su quest'avverbio... vi prego, non siamo in tv) neanche gli adulti entrano nelle carceri (se non per lavorarci o restarci. è questo che mi chiedo... cioè, è veramente una forzatura!
e chiudo qua perché sennò rischio di ingarbugliarmi.

ciao!

ps: caro zio,
approfitto di questo commento, per ricordarti che saranno 18 anni buoni che non ti fai vivo... quindi ci sono diciotto compleanni, una comunione, una cresima, 18 natali, un diploma, una maggiore età e una laurea che devi scontare e che ti sei colpevolmente scansato.
credi di poter rimediare?
in attesa del tuo certamente cospicuo bonifico, ti mando i miei più affettuosi saluti.

ti voglio bene.

tuo per sempre,
pasqualino

Roberto La Forgia ha detto...

continuo a ripeterti, pasquale (e non ti chiamerò ale, come da sempre, se no, gli altri, non ci seguono più)
che la gita che ho in mente non ha scopi educativi.

è un gesto forte, per far capire al bambino, che può ragionare su tutto.
tutto può affrontare.
lui prenderà la cosa in base alla sua sensibilità.

"neanche gli adulti entrano nelle carceri" questo è un discorso che tiri fuori soltanto adesso. sono d'accordo.
certo non è il massimo pretendere che il bambino faccia quello che l'adulto non fa.
e questo non vuol dire che non possa andarci anche l'adulto.
gita in carcere, adulti e bambini, per visitare gli spazi rimossi.

adesso ti suona meglio?

Anonimo ha detto...

Elvio, hai visto cosa hai combinato?
Li stai facendo litigare.

frans

Anonimo ha detto...

La mia modesta opinione è che ci siano modi più semplici e onesti di far capire le cose ai bambini. personalmente trovo un pò "artificiosa" l'idea di portare un bambino in un carcere. credo sia più utile stare accanto ai bambini e spiegar loro passo passo le cose, secondo necessità. e non affrettare forzatamente la conoscenza di alcune cose. anche perchè che idea può farsi un bambino del carcere visto così?
e sul fatto che nemmeno gli adulti entrino nelle carceri mi sembra una cosa assolutamente "normale". penso che nel momento in cui mi dovesse capitare dovrebbe esserci una ragione valida, non sepmlicemente per vedere (quindi per fare qualcosa, per aiutare,non per guardare e basta, lo troverei decisamente poco rispettoso per chi ci sta dentro e soffre).
Questa la mia opinione


Anna

pasquale la forgia ha detto...

@ tutti:
spero che adesso, visto che anna è di certo più pacata e lineare di me, abbiate finalmente capito che portare un bambino in un carcere "per fargli capire certe cose" è una solo una bella fregnaccia da benintenzionati. ma cosa volete dare a sti bambini? la versione "camel trophy" dell'educazione sentimentale?
su, su... siamo seri, e non seriosi.

@ frans:
tranquillo, frans! io e roberto ci scontriamo sempre. è per questo che abbiamo ancora voglia di parlare.

that's all folks!

Anonimo ha detto...

ah, dimenticavo! parentesi: com'è la casa nuova? sei contento?

anna

Anonimo ha detto...

Mi sembra però che stiamo facendo un po' di confusione anche sul termine "bambino".

Anna dice:"credo sia più utile stare accanto ai bambini e spiegar loro passo passo le cose, secondo necessità. e non affrettare forzatamente la conoscenza di alcune cose. anche perchè che idea può farsi un bambino del carcere visto così?"

Di quali bambini stiamo parlando?
C'è una bella differenza tra uno che ha quattro anni e uno che ne ha dieci.
Quello di dieci ha già ricevuto talmente tante informazioni sul mondo, la maggior parte delle quali dalla televisione, che una visita in carcere con la scuola non credo faccia male, magari sarà inutile, innocua, ma non dannosa,
tutto qui.

frans

pasquale la forgia ha detto...

@ anna:
la casa nuova è in via di configurazione... per ora ho bisogno di una scrivaniaaa! il resto può anche andare in fiamme.
scherzo.

pasquale "bad day at the desk" la forgia

Roberto La Forgia ha detto...

penso ai bambini delle scuole medie.

e torno a ripetere, per l'ennesima volta che non è mia intenzione "fargli capire certe cose".

il mio approccio non è questo. pasquà, forse confondi quello che dico io con quello che dice elvio.

io voglio che si stabilisca contatto tra i bambini e quello che viene vietato ai bambini.
lo scopo è il contatto col mondo.

il mondo non è fatto soltanto di carceri. è fatto di un sacco di cose belle. io non escludo nessuna.

Anonimo ha detto...

Ciao Frans, ciao Roberto, ciao anna,

mi hanno consigliato di non considerare gli isterici (che guardano fisso il dito che indica)...
Bonariamente... ma perche' questa tua insistenza sulle carceri? ...esempio anche un po' volutamente provocatorio, ma tu te ce stai facendo provoca' un po' troppo...
Ho gia' detto piu' sopra che il tema e' se fargli vedere il mondo in tutti i suoi aspetti o no a sti bambini che crescono.
Secondo me si, con i dovuti tempi e modi (che non stanno su di un prontuario e lo sappiamo tutti).

Sul fatto di non andare in carcere a fare i turisti, cara anna, possiamo essere daccordo, sul fatto che carceri, ospedali e ospizi siano luoghi rimossi dalla coscienza collettiva (e cosi' i carcerati, i malati e i vecchi, va un po' meno bene).
Non vedere anche tu solo il vocabolo, diciamo che questa rimozione di comodo delle parti "sporche" del mondo non mi piace.

PS: tento di risparmiare al pasquale il suo prevedibile intervento sui falsi pietismi etc. ... Io la penso cosi' ugualmente, anche se so che non sei d'accordo.

Anonimo ha detto...

Basta con le carceri!
propongo un cambiamento di rotta al dibattito;
portare i bambini in visita ad un sexy shop: favorevole o contrario?
Del resto anche i tabù sessuali di cui veniamo infarciti da piccoli mi pare un buon tema, no?
(caro anonimo, visto che non guardo solo al dito ma penso anche al resto del corpo?)

frans

pasquale la forgia ha detto...

infatti, caro frans. cambiamo argomento!
mi si rimprovera di impantanarmi sull'argomento carceri, ma io mi impunto sulle carceri per un motivo molto semplice. perché il post da cui parte tutto si intitola "gita in carcere" e come immagine c'ha sta foto (anche discutibile, dico a te robbe') di un carcerato che guarda il mondo di fuori. all'interno del suddetto post si parla - guarda caso - di carceri, e nei commenti si ribadisce quanto siano fighe le carceri. allora ho ritenuto opportuno rispondere non nei commenti, ma con un contro-post scherzoso (ma serio).
ma si sa, l'ironia, quando prova a essere veicolo di un minimo di riflessione, crea troppi disguidi e fraintendimenti. quindi d'ora in poi solo due palle così a botte di post pallosi in pieno stile tardoadolescenziale neogotico, con tanto di poesiole dark sul culto della morte.

tenebrose salutazioni.

pasquale "imaginary boy" la forgia

:-(

pasquale la forgia ha detto...

appena ho un secondo, piazzo un altro post.

pasquale "goebbels" la forgia

... today i've got a crawlin' nazi attitude!

Roberto La Forgia ha detto...

caro Frans,

devo confessarti una cosa.
non pensavo che il mio post sulle carceri avrebbe suscitato tanto scompiglio.
non mi aspettavo un ulteriore post sull'argomento, tanto meno tutti i commenti che sono scaturiti.

ora, dico questo non perchè non sia soddisfatto della discussione.
ma trovo insensato alzare una barriera su una proposta ancora in via di evoluzione.

non ho ancora definito il metodo in cui tizio e caio dovrebbero fare un giro in carcere che subito si attribuisce alla mia idea una scarsa efficacia dal punto di vista educativo.
punto di vista dentro il quale non mi sono mai inserito.

ripeto, e ci tengo che tutti voi consideriate questo punto: IO NON VOGLIO EDUCARE I BAMBINI A PENSARE CHE IL CARCERE SIA QUESTO O QUELLO. CHE SIA UN POSTO "VERO", "FALSO", GIUSTO O SBAGLIATO.

mi piacrebbe pensare che alcune situazioni considerate comunemente "per i grandi" siano riviste e riconsiderate per rispetto verso una fascia d'età in grado di reagire di fronte alle cose.

mi piacerebbe sapere quali discussioni potrebbero nascere in un gruppo di bambini o ragazzi, dopo una visita al carcere.

preferisco le discussioni fatte lontano dal maestro o dall'accompagnatore.

detto questo, possiamo passare ad altro.

Roberto La Forgia ha detto...

fratello mio, leggo solo ora il tuo commento.

il carcerato della foto è un minorenne.
nessuno rimprovera il tuo tono schezoso.
scrivi come se qui fossimo a dirci quanto siamo intelligentoni a pensare che le carceri sono fighe.

non mi sembra di aver mai scritto in questo tono e non sottovaluto i post scritti in tono scherzoso, anzi, mi sembra che il tuo post sia stato letto e commentato con molto interesse da parte di tutti.

aspetto il tuo nuovo post

ciao

pasquale la forgia ha detto...

caro fratello mio,
che il mio post sia stato letto l'ho capito. comunque, conta poco. nun se semo capiti. e abbiamo il diritto, con garbo e qualche legittima ruvidezza, di non essere per niente d'accordo.

alla prossima

Roberto La Forgia ha detto...

dai, pubblica il nuovo post, vediamo se pure sta volta non siamo d'accordo :-)

un abbraccio

Anonimo ha detto...

Sexy-shop!
cosi', su due piedi non ce lo porterei mio figlio/a...
ce sta' gente che si infila le braccia in posti sconvenienti, che fa sesso con cavalli, cani, serpenti, transesuali, gente che si sputa e "secerne" in faccia, sangue e altre cose delicate....
Non credo che ce lo porterei, molto sinceramente.

Ma e' pure vero che prima o poi con internet e con il sesso applicato in tutte le maniere c'avranno a che fare...
Trovo il porno una pericolosa iperstimolazione psico-ormonale in un contesto reale che e' l'opposto. Gia' la pubblicita' dell'intimo provoca tempeste ormonali di tutto rispetto...
Guardi internet e t'immagini e vedi fare alcune "cose" con alcune delle piu' belle donne del mondo, esci e pure la vicina un po' cosi', cosi', se la tira come se c'avesse il tesoro della regina nascosto da qualche parte (dove? mi chiedo io)... questo scollamento agli antipodi qualche pesante distrurbo lo crea, temo (a me di sicuro, si).

Soprattutto la totale mancanza di relazioni interpersonali, nel porno, crea qualche problema. Se entri a una festa ti abbassi i pantaloni e baci in bocca una sconosciuta vieni giustamente messo in galera.

Sono favorevole all'aumento della sessualita' e dei raporti uomo-donna nella vita reale e credo non proibirei relazioni anche precoci, pur pregando il figliolo di non andarsi a cercare gli herpes e altro con metodo.
Donne, dovete fare di piu' all'amore se volete degli uomini piu' equilibrati e un netto miglioramento dei rapporti tra i sessi perche' noi non possiamo imporci di desiderarvi di meno (salvo uso diffuso di bromuro negli acquedotti).

Cio' detto cercherei di rendere la sessualita' una cosa il piu' possibile normale per mio figlio/a, parlandone in modo il piu' possibile aperto con meno senso del "proibito" possibile. ...E poi si salvi chi puo'.

Domanda difficile, caro Frans.
Lo Zio.

Anonimo ha detto...

Quanto sono difficili le discussioni via blog!
Troppi fraintendimenti.
Non volevo veramente cambiare argomento ma rispondere
a chi mi(ci) accusava di isteria.

frans

Roberto La Forgia ha detto...

mi ero promesso di scriverlo ma mi sono perso in altri discorsi.

chi oserà ancora una volta accusare d'isteria i miei ospiti sarà preso a calci in culo, cacciato via dall'integratore.

e non venite a dirmi che era ironico.
bisogna guadagnarsi un minimo di confidenza per permettersi uscite gratuite.

spero di essermi spiegato.

Anonimo ha detto...

Mavaccagare Roberto!

Spero di essermi spiegato pure io.
Elvio.

Roberto La Forgia ha detto...

eccolo.

uno in meno.

pasquale la forgia ha detto...

ecco, appunto. un dandy.

pasquale "polite guy" la forgia

Anonimo ha detto...

credo che la polemica sia degenarata decisamente, ma non per fraintendimenti. in ogni caso, per quanto ne stiamo dicendo tutti, l'intenzione è nei confronti dei suddetti bambini (con tutte le dovute precisazioni di età, differenza culturale, peso, colore della pelle dei capelli ecc...)pare sia senza dubbio educativa. e questo lo leggo nelle parole di tutti qui: cinici e moralisti, bacchettoni e non...non lo possiamo negare. e questo semplicemente perchè è normale pensare che un bambino vada in qualche modo indirizzato e che non gli si faccia ricevere indiscriminatamente addosso tutta la spazzatura del mondo. solo che ognuno di noi ha un'idea propria e personale di come questo processo di educazione, e di presa di coscienza del mondo, debba avvenire.
una volta, certo era diverso. ma non è detto che fosse meglio. anzi...
oggi ci sono la televisone, i computer e tutto il resto. che ci danno una mano ma che fanno probabilmente anche un sacco di confusione.
ripeto che non so cosa un bambino possa capire delle carceri, o degli istituti di correzione, visti così intendo. ma è un mio giudizio personale. conoscere il mondo nella propria complessità significa anche capire le cose trasversarlmente, non necessariamente vedendo le cose in prima persona.
Forse è arrivato veramente il momento di cambiare argomento anche perchè non so quanti fra di noi abbiano dei figli (non che questo importi davvero, ma chissà se cambiare pannolini aiuti a cambiare prospettiva)

Anna

pasquale la forgia ha detto...

morale blogger del giorno:

"niente di meglio di un immotivato inasprimento dei toni per calamitare commenti su un post altrimenti trascurabile".

pasquale "sun-tzu" la forgia

Anonimo ha detto...

Bene, ora possiamo passare ai sexy shop? :-)

frans

pasquale la forgia ha detto...

no!
passiamo a dan page!

ciao

Roberto La Forgia ha detto...

miei cari,

non preoccupatevi se a volte i toni si fanno infuocati.
so con chi mi incavolo.
trattasi di gente che conosco bene e che mi conosce bene.
non saranno certe queste scazzottatine a rovinare i rapporti.

cambio volentieri argomento ma voi non spaventatevi troppo.

è pur sempre un blog! :-)

Anonimo ha detto...

Se tutti i genitori lasciassero liberi i figli di sputare dalla finestra e non li portassero a messa i manicomi non ci sarebbero stati e al posto degli SPDC oggi ci sarebbero dei campi di calcetto, ecco!

pasquale la forgia ha detto...

Non concordo con la libertà di sputo, ma innalzo lodi (laiche, ca va sans dire...) al tuo anticlericalismo.
Benvenuta!

pasquale la forgia ha detto...

Puntualizzo: dico no al libero di sputo, per il semplice motivo che se tu a un bambino gli dici: "vai... sputa!", la creatura si imbarazzerà e eietterà saliva depotenziata, depurata e impiegatizia.
vietate ai vostri figli di sputare, vedrete che scaracchi!

pasquale "freedom is a fake" la forgia