Non ricordo dove. L’ho sentito ieri al tg.Il più giovane di loro, 13 anni, alla domanda come vai a scuola? Risponde, ridendo, male.
Sono con mia madre, stiamo cenando e guardiamo in tv uno stupratore non imputabile di 13 anni che ride. Mia madre mi guarda come per dirmi ma dove viviamo?
In un paese, rispondo tra me e me, in cui non si vede il benché minimo segnale di una decente educazione sessuale rivolta ai bambini che si ponga come obiettivo a lungo, lunghissimo termine quello di rompere il tabù del sesso dei bambini.
Non dico a mia madre dove viviamo secondo me perchè come faccio a dire a mia madre (o a chiunque altro) che ho pulsioni sessuali sin dalla tenera età? Come faccio a spiegarle che la natura sa quel che fa quando munisce i bambini di organi genitali e di pulsioni sessuali?
Come faccio a dire una cosa del genere senza passare per pedofilo?
Meglio tenersi le cose dentro e lasciare che i bambini parlino col linguaggio della violenza per fare quella cosa illegale e non perseguibile.
10 commenti:
Una cosa per Pasquale, stavo guardando i disegni qui sotto, sai che mi ero dimenticato di quanto fossi bravo, anche perché quando li inchiostri o li photoshoppi, le insicurezze della composizione vengono fuori, invece vedendoli a matita, si vede solo la qualità del segno. Mi viene in mente che quando inchiostri dovresti provare a lasciare piu' vuoto, a non riempire tutto. Mettere meno elementi, perché gestirne cosi' tanti come vuoi fare (credo) tu, con l'inchiostro é difficile. Almeno usa una specie di non finito. Pero' io non so disegnare, quindi alla fine non ne so niente. Comunque se ti vedo che usi di nuovo la tratto pen ti taglio una mano!
Per la brutta faccenda dello stupro di gruppo invece, sulla cosa in se difficile dire qualcosa. Sacrosanto lo spunto dell'educazione sessuale per i bambini, ma anche alimentare fisica...la scuola dovrebbe smettere di credere che cultura sia nozionismo. Cultura vuol dire capacità di gestione della realtà, senno' ti ci pulisci il culo!
A.Tota
Che vuoi farci, 2000 anni di cultura sessuofobica lasciano il segno(della croce).
secondo me non bisogna confondere, le tanto legittime quanto precoci pulsioni sessuali sin da tenerissima età, con l'imposizione del proprio volere da parte del più forte sul più debole.. o peggio dal gruppo sul singolo.
inoltre già gli adulti hanno grossissime difficoltà a distingure "il bene dal male" (ammesso e non concesso che una distinzione ci sia).. figuriamoci un bambino. in questo forse ci può essere innocenza. ma l'innocenza si sa, è pericolosa.
non so perchè sono intervenuto..
ciao.
PS. davvero complimenti per i disegni
EDIT. mi riferisco sia ai tuoi che a quelli di pasquale la forgia..
mi state facendo del male voi di integr8
con questa raffica di bei post che non trovo mai il tempo di commentare adeguatamente.
Dal lavoro andare di nascosto su internet è una fatica masochistica e riesco solo a sparare qualche cazzata qua e là...
cmq. a parte l'excusatio non petita, complimenti per i tuoi ultimi articoli, roberto: scrivi bene e disegni bene.
germaine richier mi fece anni fa un'impressione analoga alla tua, semplicemente dalle pagine di un vecchio libro in b/n.
quello che vidi era questo, anche se l'immagine non rende affatto giustizia della drammaticità dell'opera.
non so perché ma è uscito un link ad un blog di merda con integr8
@ roberto:
inutile che ti commenti. sai bene che la penso esattamnte come te e che quindi aggiungerei solo capi d'accusa alla nostra rischiosissima deriva sessuolibertaria. comunque - alla peggio - se proprio dovessimo trovarci nei casini, prego voi carissimi lettori di non neagrci una visita in carcere.
pasquale "ricordati le arance" la forgia
@ alessandro:
grazie mille. per le cazziate più che per i complimenti. passa più spesso da ste parti, francesino!
ti abbraccio,
pasquale "fratello" la forgia
@ frans:
vale quanto detto a roberto.
pasquale "come sopra" la forgia
@ bardamu:
la tua è una distinzione opportuna, ma onestamente non credo che roberto volesse legittimare la violenza in base a un istituzionalizzato deficit culturale. piuttosto voleva ribadire (come più volte abbiamo detto in questo blog) la non estraneità dei bammbini al mondo. e questo - che ci piaccia o meno - comporta anche il loro innegabile diritto alla mediocrità, o addirittura la loro propensione all'abiezione.
pasquale "shit happens" la forgia
ps: i complimenti di un disegnatore valgono doppio. quindi grazie due volte.
@ fooosco:
la tua subdola autopromozione non ti fa onore. scherzi a parte, se ti permetti un'altra volta di dire che socks è un blog di merda vengo a roma e ti declamo la mia tesi per intero!
spero di incontrarti presto.
pasquale "medium caldo" la forgia
ma si certo. la mi era solo una precisazione.
non ho mai pensato il discorso fosse una legittimazione.
sono dacccordo con quel che dici anche perchè sarebbe folle pensare che tutti i bambini siano perfetti innocenti e buoni ( e separati dal mondo reale) per poi diventare improvvisamente in età adulta parte di quello strano brulicante e variegato guazzabuglio che è il genere umano.
cari tutti,
il punto su cui mi barcameno da un po' è in se preoccupante.
a me non piace la mia generazione ed io stesso penso di avere tanti di que difetti che fanno della mia classe, una classe di pigri, viziati, ignoranti ragazzetti.
posso dire una banalità?
il modo in cui vediamo i bambini è la sentenza che diamo al nostro paese.
se non invertiamo la rotta il nostro paese fallirà sotto tutti gli aspetti.
siamo al punto in cui anche il tg1 dice che l'italia è in crisi.
una generazione che cresce fuori dal mondo non sarà Mai in grado di fronteggiare (e risolvere) i problemi che si accumulano e si aggravano di giorno in giorno.
colgo l'occasione per salutare Foosco e Bardamu che non sento da un po'.
ciao
@ roberto:
fratello mio, concordo con alcune delle cose che hai scritto. solo una cosa: vacci piano. un po' troppo profetico. e un po' troppo tranchant. e se te lo dico io che di solito le sparo enormi...
pasquale "senti chi parla" la forgia
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