14 novembre, 2006

Inciampare - 1

A volte capita di ritrovarsi fra le mani, davanti agli occhi - o fra i piedi - delle cose belle. Cose che proprio non pensavamo di trovare.
Giravo sul web in cerca di uno splendido disegno di Foujita (che a questo punto dovrò passare a scanner per postarlo prima o poi). Era chiaro che non avrei mai trovato quello che mi serviva, fino a quando non sono capitato qui.
Nel sito di Yo-No Sochi Sya potete trovare una bellissima galleria di minuscole bamboline di lana, minuziosissime schegge di una mente bambina, raggelate nel compìto linguaggio di un artigianato quotidiano, casalingo.
Insomma, cammina e cammina, prima o poi si inciampa in qualcosa. E non è detto che quel qualcosa non debba andarci a genio.
Per fortuna il mondo non avrà mai solo cattive notizie.

(Immagine: Nonne Hoydea, di Yo-No Sochi Sya)

4 commenti:

matteo bergamelli ha detto...

hanno tutte lo sguardo un po' inquietante, no?

pasquale la forgia ha detto...

@ frans:
parecchio inquietante. se poi pensi che sono minuscole... puoi farti un'idea di quanto possa essere inquietante anche lo sguardo di chi le costruisce.

@ tutti:
se volete cimentarvi anche voi nella costruzione di "inquietanti e minuziose bamboline di feltro (?) di dimensioni infinitesimali", seguite le istruzioni visive qui, dal basso verso l'alto.

viva Yo-No Sochi Sya!

Anonimo ha detto...

zakka indeed!

p.s. Nonne Hoydea mi fa troppo ridere

pasquale la forgia ha detto...

grazie cimba!
splendida questa definizione (dal tuo link a wikipedia):
"Zakka has also been described as 'the art of seeing the savvy in the ordinary and mundane'". in effetti è proprio così. anche se è una definizione che si potrebbe estendere a un milione di altre cose.
ciao!

ps: saluti da Yo-No Sochi Sya, il quale è stupito che la sua tristissima composizione intitolata Nonne Hoydea ti faccia tanto ridere. si unisce ai saluti anche May Zen Ti-Tho, mia personale traduttrice dal giapponese. senza di lei sarei perso. e dopo queste battute, di certo tutti i ristoranti di sushi mi metteranno alla porta.

pasquale "no more uramaki" la forgia