30 gennaio, 2007

Ma con Kaufman c'è più sugo

"Il cervello è la cosa più complessa dell'universo. Ed è proprio dietro il naso."

Stéphane Miroux (Gael García Bernal), L'arte del sogno

(Fotografia: una scena del film)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

(siccome sono pigro) ---> qui

Anonimo ha detto...

niente, blogspot bastardo.
allora ti ricopio quello che avevo scritto in un commento in questo blog:


fooosco ha detto...

grazie per il link..
per il film, sono innanzi tutto d'accordo con te per le traduzioni dei titoli. Credo che ce l'abbiano con Gondry in particolare: visti i precedenti questa volta gli è andata quasi di lusso...
Per il film, non so, ma Gondry non riesce mai a convincermi in pieno. Voglio dire, mi sembra che le sue opere tendano sì, a lasciarsi piacere, in quanto atmosferiche, adorabili, sognanti, ma in fondo sono paradossalmente carenti di idee davvero nuove e interessanti. Forse ho un pregiudizio, ma ho come l'impressione che egli non riesca mai davvero a uscire dall'ottica del videoclip, dove ciò che conta, più del contenuto, è lo sviluppo professionale di un'idea. C'è più "creatività" (in un'accezione vagamente negativa) che "sostanza".
Inoltre l'idea furbetta di uscire in piena fashion crafty mi fa chiedere se riuscirà a superarla o ne rimarrà prigioniero, ma questo non è così importante.

Non pensare che non mi sia piaciuto, dopotutto non è un brutto film, ecco, ma non me lo rivedrei.
ciao


Robi ha detto...

concordo. però ogni tanto è bello vedere autori che si cimentano con tecniche registiche ritenute minori, perchè appartenenti ai videoclip. Io sono per le novità, anche sul piano stilistico. per questo apprezzo Gondry, perchè nelle sue deliranti pellicole, senza un'idea originale di trama, d'accordo, riesce a stupire con una regia che il pubblico cinematografico non è poi così abiutato a vedere.


fooosco ha detto...

certo, bella risposta. Da quel punto di vista, in generale, sono d'accordo con te.



fosco "riciclo i commenti" lucarelli

pasquale la forgia ha detto...

carissimo,
ripeto quello che ho detto in risposta a sergio (vedi commenti a post bianciardi). sul film mi limito
a dire che - come dice il titolo del post - "con kaufman c'è più sugo". per chi non lo sapesse, charlie kaufman è lo sceneggiatore dei primi due lungometraggi di gondry:
-"human nature"
-"eternal sunshine of the spotless mind" (oscar miglior sceneggiatura originale)
entrambi più solidi e interessanti dell'ultimo. di due film di spike jonze:
-"essere john malkovich" (nomination oscar miglior sceneggiatura originale)
-lo splendido "adaptation" (in italiano "il ladro d'orchidee", nomination oscar miglior sceneggiatura non originale)
e dell'esordio alla regia di clooney:
-confessioni di una mente pericolosa.
kaufman ha un talentaccio bastardo. e nell'"arte del sogno" la sua assenza si sente.

saluti da
pasquale "limitarsi è bene" la forgia
a
fosco "nun se butta via gnente" lucarelli

Anonimo ha detto...

io l'ho adorato.
questo film l'ho adorato!!!

Roberto La Forgia ha detto...

questo film mi è piaciuto molto ma mi sono promesso di parlarne soltanto dopo averlo riguardato...

a proposito di kaufman, guardate the adaptation. è un film intelligentissimo.
forse il film più coraggioso che abbia mai visto.

Anonimo ha detto...

L'ho visto domenica sera: hmhhhh... molto ci sarebbe da commentare!!!:o)

E'davvero interessante e originale, visionario... a tratti godibilissimo e ironico: alcuni dialoghi sono folgoranti, direi quasi Alleniani.

Tecnicamente, l'animazione a passo uno è deliziosa e nella sua "imperfezione" non rifinita + di tanto (volutamente, penso) dal digitale mi è piaciuta moltissimo, molto + della Sposa Cadavere, per dire. Lo stesso dicasi per l'utilizzo di banalissimi oggetti quotidiani da animare o rendere "reali" (penso allo studio video di Sthéphane, fatto tutto di cartone). Un vero universo di bambino: gioioso, coloratissimo.

E vengo alle dolenti note... Se inizia in modo formidabile, nel complesso lo trovo non del tutto riuscito. La sceneggiatura ha + di un'indiscutibile pecca. E mi verrebbe da dire, un po'malignamente: quando il regista sceneggia, succede sempre così (tranne rare eccezioni)...

Mi spiego meglio: proprio perché film e non videoclip, la gratuità dell'operazione fantastica non si esaurisce nello spazio dei 3' di canzone (dove non si richiede alla trama di avere un senso, ma di essere funzionale alla mera suggestione musicale) e così, ahilei, non riesce a reggere sino in fondo.

Si arriva a fine pellicola con un po'di perplessità, una certa fatica ed una chiusa banalissima, che ti lascia a bocca asciutta.
Allora, meglio chiudere con una citazione folgorante alla Chuck Jones, piuttosto... Personalmente, avrei puntato ancor + sul lato visionario-fantastico, facendo diventare tutto sogno, o svelando che alla fine quanto si pensava fosse irreale, invece è assolutamente vero (penso a The Big Fish di Burton, che è uno dei miei film prediletti... ), magari con un po' di suspense.

Nel secondo tempo, non si riesce + a distinguere il piano narrativo onirico da quello reale, che si sovrappongono continuamente ma senza + l'ariosità e la coerenza d'incastro iniziali. Il punto è che una tale confusione/commistione, invece di rendere il film + avvincente, lo rende paradossalmente noioso: non essendo ben congegnata, finisce per spiazzare lo spettatore, che non riesce + a seguire la storia e inizia a stufarsi (verificato in sala, con sbuffi d'insofferenza diffusi) perché i due sfigati protagonisti s'inseguono rintuzzandosi in una lagna amorosa perenne e si fanno mille seghe mentali sul fatto di piacere o meno l'uno all'altra.

La sensazione è che la sottotrama amoroso-psicologica fra loro due sia del tutto superflua, appena sfiorata e non ci creda nessuno, a partire dal regista. E' lì il lato debole del film, a mio parere, che neanche le felici trovate fantastiche riescono a risollevare del tutto...

Ciò che all'inizio di loro t'intenerisce, coinvolge e affascina, a fine film ti stufa e ti irrita. E'come se ad un certo punto, bruscamente, non riuscissi + ad identificarti come prima in Stéphane o in Stéphanie.

Quanto agli interpreti, vale la stessa constatazione: diventano meno convincenti col proseguire del film, nonostante la bravura. Peccato...

Comunque, andatelo a vedere. Nel complesso, è piacevole e merita davvero una visione (anche solo per il primo tempo!). Poi ci direte... :o))))

Ciauz a todos

Roberto La Forgia ha detto...

plin plon!
informazione tecnica:

si pregano i gentili lettori e lettrici dell'integratore a sintetizzare quell'attimo i propri commenti.

cordialmente e scientificamente
roberto la forgia

pasquale la forgia ha detto...

plin plon!
(contro)informazione tecnica:

macché sintetizzare! scrivete, scrivete... sono io il primo a scrivere degli ubriacanti pipponi.

cordialmente e scientificamente,
pasquale la forgia

Roberto La Forgia ha detto...

plin plon!
informazione tecnica:

io mi brucio gli occhi a leggere comunque fate come vi pare...
però - sia detto a titolo scientifico - la sintesi non guasta mai.

un bacio a tutti
roberto

Anonimo ha detto...

sono completamente d'accordo a metà con fooosco e i suoi commenti riciclati (in tema col film del resto) e con il titolo di questo post.
è tutto. cordiali saluti

Anonimo ha detto...

mi ero perso quest'ultimo capolavoro di cimba con il quale non sono per niente d'accordo in parte.