E' un po' che non mi faccio vivo da queste parti, quindi ci sono un milioncino di cose di cui vorrei mettervi al corrente. Buona parte di quello che leggerete (se avrete la pazienza e il buon gusto di farlo) appartiene già alla storia patria, pertanto spero perdonerete il tono che saprà certo di rimasticatura.
Innanzitutto mi tocca cominciare con la preistoria. Con un millenario ritardo comunico a chi non lo sapesse che Canicola ha vinto il Prix Fanzine/BD Alternative ad Angouleme, un riconoscimento che premia un gruppo d'autori fra i quali ci sono amici vecchi e nuovi. Procuratevi almeno l'ultimo numero (un bel malloppone a menu internazionale), se proprio volete sentirvi in pace con voi stessi.
Dalla preistoria ai fasti dell'antica Roma (una Roma digitale, s'intende), per una breve e gustosa sortita in Second Life. Mi sono messo nelle mani dei miei ciceroni Mariabruna e Fosco e ho definitivamente capito che di loro ci si può fidare. Hanno tirato su dal niente un'iniziativa piccola quanto agguerrita, dando vita alla GridGallery, uno spazio espositivo virtuale che ha raccolto le opere di un nutrito gruppo di amici e conoscenti. Il mio contributo è consistito in una presentazioncina sghemba che potete trovare nel catalogo della mostra. Confesso di essere una sega imperiale nel guidare il mio avatar (che fra l'altro è di capitale bruttezza) e che più di una volta ho dovuto chiedere soccorso ai miei comprensivi badanti ("Fosco, ti prego! Mettimi un paio di scarpe come si deve!... Mariabruna! Dove sono i miei calzini!"), tuttavia è innegabile: Second Life ha un elevatissimo pontenziale scimmiante. Pregate che il vostro pc e la vostra connessione non ne supportino il software, altrimenti potreste ritrovarvi alle tre di notte a settare il colore delle vostre stringhe per far pendant con la cravatta.
E non sono mancate ovviamente letture e visioni, molte delle quali recuperate dagli archivi della dimenticanza (librerie remainder, I love you!). Negli ultimi mesi ho prosciugato le mie già provatissime finanze per l'acquisto di libri (soprattutto quelli con le figure, ché di parole ne leggo già abbastanza per lavoro) sui quali sbavavo da tempo, fra cui una monumentale monografia su Norman Rockwell (un tomone per cui non esistono scaffali abbastanza capienti) e la stordente raccolta completa delle vignette del "New Yorker" (Chas Addams, Saul Steinberg, Peter Arno... insomma tutti).
Ma siccome l'occhio non si sazia solo coi pupazzi, mi ritrovo ancora oggi a cavalcare la tigre del mio amato Bianciardi, del quale ho recuperato Aprire il fuoco, un romanzo invettiva che procede come un urlo inesausto: una lettura brevissima (sotto le 200 pagine), ma di un'intensità ritmica difficile da sostenere, soprattutto se vi ostinate a leggerlo in tram come faccio io, guardando dal finestrino la stessa Milano che Bianciardi prende a rasoiate.
E poi ci sono state le iniziative vittoriesi, delle quali - grazie a Elvio e mio fratello - so sempre tutto senza mai prendervi parte: la seconda edizione di Arcinema (che mi dicono arricchita e riuscitissima) e le videofollie di Zooppa.
Ho anche trovato il tempo di non andare al cinema o di andarci in ritardo, lasciandomi alle spalle una scia di post-mancati sull'ultimo trabordante Lynch (pacchianissimo, interessantissimo, anche se a tratti pallosissimo), su Gondry (triste, troppo triste, oltre che scarno, almeno per me) e su 300 che non ho ancora visto (rimedierò, giuro!).
E arriviamo ai giorni nostri. Oddio, diciamo all'altroieri, quando mi sono imbarcato - in groppa ad Andrea Tota, mio fido destriero - alla volta di Bologna per BilBolBul, un festival del fumetto alla sua prima edizione, direi piuttosto promettente. Una buona occasione per rivedere un'amica, bruciare lo stipendio in fumetti, chiacchierare animosamente col boss, avere un'angina pectoris alla mostra di Magnus, approfittare senza ritegno della gentilezza di un amico (Marco, grazie ancora!), ripetere all'infinito che Turunen è un disegnatore enorme e incrociare di sfuggita le incarnazioni di alcune conoscenze bloggarole (Mau e Cimba, alla prossima!).
Da allora un paio di concerti: una band penosa (non li nomino per gentilezza) e gli lcd soundsystem (se non li conoscete è perché non vi volete bene), il tutto come preparazione alla cerimonia di domani sera, la data milanese dei !!! (non conoscete neanche loro? Masochisti!).
Fra una cosa e l'altra siamo riusciti con un gruppo di fidatissimi amici a portare avanti un progetto di cui saprete a tempo debito (inutile nascondervi che sempre di fumetti si tratta). Ovviamente c'è anche il lavoro, ma mi sembra sempre inopportuno parlare qui dei libri che seguo (soprattutto se se lo meritano): devo escogitare una maniera subdola per trasformare le mie marchette in "approfondimenti culturali".
Mi sembra d'aver detto tutto, d'aver chiuso un po' di conti in sospeso. A dire il vero potrei annoiarvi con i miei patetici allenamenti di boxe e con un milione di piccole e merdose vergogne private, ma credo non interessino a nessuno.
A presto, con altrettanto niente da dire.
Dalla preistoria ai fasti dell'antica Roma (una Roma digitale, s'intende), per una breve e gustosa sortita in Second Life. Mi sono messo nelle mani dei miei ciceroni Mariabruna e Fosco e ho definitivamente capito che di loro ci si può fidare. Hanno tirato su dal niente un'iniziativa piccola quanto agguerrita, dando vita alla GridGallery, uno spazio espositivo virtuale che ha raccolto le opere di un nutrito gruppo di amici e conoscenti. Il mio contributo è consistito in una presentazioncina sghemba che potete trovare nel catalogo della mostra. Confesso di essere una sega imperiale nel guidare il mio avatar (che fra l'altro è di capitale bruttezza) e che più di una volta ho dovuto chiedere soccorso ai miei comprensivi badanti ("Fosco, ti prego! Mettimi un paio di scarpe come si deve!... Mariabruna! Dove sono i miei calzini!"), tuttavia è innegabile: Second Life ha un elevatissimo pontenziale scimmiante. Pregate che il vostro pc e la vostra connessione non ne supportino il software, altrimenti potreste ritrovarvi alle tre di notte a settare il colore delle vostre stringhe per far pendant con la cravatta.
E non sono mancate ovviamente letture e visioni, molte delle quali recuperate dagli archivi della dimenticanza (librerie remainder, I love you!). Negli ultimi mesi ho prosciugato le mie già provatissime finanze per l'acquisto di libri (soprattutto quelli con le figure, ché di parole ne leggo già abbastanza per lavoro) sui quali sbavavo da tempo, fra cui una monumentale monografia su Norman Rockwell (un tomone per cui non esistono scaffali abbastanza capienti) e la stordente raccolta completa delle vignette del "New Yorker" (Chas Addams, Saul Steinberg, Peter Arno... insomma tutti).
Ma siccome l'occhio non si sazia solo coi pupazzi, mi ritrovo ancora oggi a cavalcare la tigre del mio amato Bianciardi, del quale ho recuperato Aprire il fuoco, un romanzo invettiva che procede come un urlo inesausto: una lettura brevissima (sotto le 200 pagine), ma di un'intensità ritmica difficile da sostenere, soprattutto se vi ostinate a leggerlo in tram come faccio io, guardando dal finestrino la stessa Milano che Bianciardi prende a rasoiate.
E poi ci sono state le iniziative vittoriesi, delle quali - grazie a Elvio e mio fratello - so sempre tutto senza mai prendervi parte: la seconda edizione di Arcinema (che mi dicono arricchita e riuscitissima) e le videofollie di Zooppa.
Ho anche trovato il tempo di non andare al cinema o di andarci in ritardo, lasciandomi alle spalle una scia di post-mancati sull'ultimo trabordante Lynch (pacchianissimo, interessantissimo, anche se a tratti pallosissimo), su Gondry (triste, troppo triste, oltre che scarno, almeno per me) e su 300 che non ho ancora visto (rimedierò, giuro!).
E arriviamo ai giorni nostri. Oddio, diciamo all'altroieri, quando mi sono imbarcato - in groppa ad Andrea Tota, mio fido destriero - alla volta di Bologna per BilBolBul, un festival del fumetto alla sua prima edizione, direi piuttosto promettente. Una buona occasione per rivedere un'amica, bruciare lo stipendio in fumetti, chiacchierare animosamente col boss, avere un'angina pectoris alla mostra di Magnus, approfittare senza ritegno della gentilezza di un amico (Marco, grazie ancora!), ripetere all'infinito che Turunen è un disegnatore enorme e incrociare di sfuggita le incarnazioni di alcune conoscenze bloggarole (Mau e Cimba, alla prossima!).
Da allora un paio di concerti: una band penosa (non li nomino per gentilezza) e gli lcd soundsystem (se non li conoscete è perché non vi volete bene), il tutto come preparazione alla cerimonia di domani sera, la data milanese dei !!! (non conoscete neanche loro? Masochisti!).
Fra una cosa e l'altra siamo riusciti con un gruppo di fidatissimi amici a portare avanti un progetto di cui saprete a tempo debito (inutile nascondervi che sempre di fumetti si tratta). Ovviamente c'è anche il lavoro, ma mi sembra sempre inopportuno parlare qui dei libri che seguo (soprattutto se se lo meritano): devo escogitare una maniera subdola per trasformare le mie marchette in "approfondimenti culturali".
Mi sembra d'aver detto tutto, d'aver chiuso un po' di conti in sospeso. A dire il vero potrei annoiarvi con i miei patetici allenamenti di boxe e con un milione di piccole e merdose vergogne private, ma credo non interessino a nessuno.
A presto, con altrettanto niente da dire.
(Il disegno che chiude il post è di Marko Turunen)
14 commenti:
i libroni di Rockwell e del New Yorker mi fanno gola e te li invidio, ma con Bianciardi mi stai proprio incuriosendo; sarà il prossimo acquisto.
La mostra di Magnus mi ha fatto lo stesso effetto.
nonostante abbia un segno poco "emozionante", la cura e la professionalità delle sue tavole sono strabilianti; in una tavola c'erano delle nuvole che sfumava usando le impronte digitali, un effetto incredibile.
Riguardo a Turunen concordo in pieno ma,secondo me, i colori scelti per il suo libro (rosso scuro e verde fluorescente) non permettevano di godere a pieno i disegni.
Per me poi FrederiK Peeters è stato una sorpresa. Il suo "Lupus" della kappa edizioni mi è piaciuto un sacco e le tavole dal vero sono strepitose.
Per le prossime occasioni ti chiamo prima così magari ci si incontra.
ciao
concordo in pieno con ogni singola parola e mi fa piacere d'averti incuriosito con bianciardi. ti avverto che non è semplice procurarsi i suoi libri. la isbn ha progettato l'antimeridiano, una raccolta in due volumi delle sue opere complete (per ora ne è uscito solo il primo tomo), che però costicchia e ha il difetto - per un feticista come me - di raccogliere tutto in un solo librone (ma queste sono deviazioni mie). io li ho recuperati un po' alla volta attraverso maremagnum e il circuito delle librerie da sottoscala. buona fortuna.
per quanto riguarda turunen devo dirti che la penso come te, ma avresti dovuto vedere l'edizione originale: carta grigio mettalizzato e monocromie rosso scuro, decisamente peggio, sotto la luce non si legge una mazza. e comunque ti confesso che sarà anche un disegnatore immenso, ma come lettura lo trovo molto poco interessante.
su magnus non aggiungo niente. chiedi solo a fede con quali versi commentavo ogni singola tavola.
peters me lo sono perso, rimedierò.
fammi sapere se intendi farti vivo al comicon. io non ho ancora progetti, ma ci sto pensando.
a presto!
facci il nome della band italiana di merda!
non erano italiani.
e chi erano?non ti riferirai per caso ai ladytron?? no perchè se è così non ce piji più...
ciao,
samantha
no, carissima, non erano i ladytron (che non ho visto e che torneranno a milano per un dj set il 19 aprile al gasoline).
sul nome della band penosa tengo stretto riserbo, non perché siano amici o conoscenti, ma perché so che quando parlo male di qualcuno/qualcosa do astiosamente fondo al mio pozzo di cattiveria. meglio tener (momentaneamente) chiuso il mio personale vaso di pandora.
ciao e a presto,
pasquale "ce pijo" la forgia
abbbello!!!!!
i "!!!" è robba che se magna?
un'amica a caso
@ amica a caso:
robba che se magna? magari! non sarebbe male dare un morso alla propria barretta energetica di !!! la mattina prima di uscire di casa.
josefk che avatar di merda ti sei fatto!
ahahahahah
Roberto cerca la rissa.
ehm... in effetti... michè, sto avatar è un po'... un po' così.
bloggarolo ce sarai te e tutti l'amici tua.
una burina
non accetto le vostre provocazioni dimmerda!!!! cattivi!!! e fatemelo voi un avatar, cazzo! mai un regalino. con tutto quello che ho fatto per voi, vi ho fatto studiare e ho cercato di darvi tutto quello che io non ho avuto nella mia giovinezza!
j_k: quello che parla così, di solito è pasquale... (intendo da "vi ho fatto studiare" fino a "mia giovinezza")
w la burinanza
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