12 novembre, 2008

Il senso della lotta

Non so chi abbia disegnato questa cosa. So solo che io vorrei saper creare immagini così. Massimo rispetto.
(Per ora mi fermo qui, ma forse questa cosa la continuo.)

***

E infatti la continuo. Innanzitutto per dire che, grazie a
un aiuto provvidenziale, sono venuto a sapere che l'autore di questa bomba qui sopra è Thomas Rowlandson, grande illustratore e caricaturista inglese.
Basta fare una rapida ricerca sul conto di questo bel signorotto opulento e si capisce rapidamente - c'erano forse dubbi? - che costui amava la passera.
Ecco cosa diceva Huysmans (che - per chi al liceo ci dormiva e basta - è il padre fondatore del decadentismo) a proposito delle donne rappresentate da Rowlandson:

Donne in carne e aggraziate, forti della rustica sedu
zione delle loro floride membra, col loro aspetto al contempo altero e faceto, coi loro incarnati gioiosi. [...] Tuttavia, per quanto possano essere desiderabili, le donne di Rowlandson non sono altro che bestie, prive di qualsiasi complessità mentale.

La prima osservazione che verrebbe da contrapporre a un simile giudizio è un sonoro sticazzi, ma io sono uno che alla forma ci tiene, quindi cercherò di essere più complesso.
Mmm... in effetti non mi riesce di fare il bravo. A me i decadentisti - fossero epigoni o padri fondatori - non m'hanno mai preso. Anzi, colgo l'occasione per ricordare a tutti gli pseudomaledettisti che il loro caro papà Huysmans ha lavorato tutta la vita al ministero ed è morto da frate benedettino. Quindi, cari i miei figli delle tenebre, tenete sempre in mente che vostro padre era un impiegato morto in convento.
(Sto prendendo una piega che non mi aspettavo. Forse per questo vale la pena di continuare.)

***

Capita poi che uno stordito come me si innamori di cose che ha sempre avuto sotto il naso e delle quali aveva perso ogni ricordo. Sì, perché alle pagine da 390 a 407 del primo volume dell'Erotica universalis di Gilles Néret (che mi porto dietro da anni), ci ritrovo ben diciotto riproduzioni di Rowlandson! Quando si dice avere culo e non saperlo.
Ma la cosa più bella è accorgersi di quanto siano legate fra loro le cose che passano sotto gli occhi. Provo a spiegarmi.
Sono mesi che cerco di chiudere il conto con Vita e opinioni di Tristram Shandy di Laurence Sterne. Per chi non lo sapesse, si tratta di un tomazzo incompiuto scritto e pubblicato in nove volumi fra il 1760 e il 1767. La trama - letteralmente impossibile da riassumere - è un continuo impasto di digressioni e approfondimenti, un groviglio di rimandi e giochi tipografici che - nell'arco di oltre seicento pagine - copre a malapena un giorno della vita del personaggio (non è proprio così, ma quasi).
Diciamo subito che il libro è sicuramente un capolavoro, come per certo è anche una discreta stracciata di palle, visto che una volta entrati nel suo meccanismo di rimbalzi non vorrete far altro che liberarvene. Che c'entra questo con Rowlandson? Semplice. Oltre a William Hogarth (che illustrò la prima edizione del Tristram Shandy), il mio caro Rowlandson fu tra i primi a interpretare graficamente le opere di Sterne. Non sono ancora riuscito però a trovare dei riferimenti precisi. Di certo si tratterà di gioielli d'antiquariato, ma se almeno si potesse sbirciare qualcosa online non mi dispiacerebbe.
Per chi volesse avvicinarsi al Tristram Shandy senza cascarci dentro, qui trovate l'intera opera. Se poi come me pensate che un film è sempre meno peggio di un libro, guardatevi Tristram Shandy: A cock & bull story di Winterbottom. Ovviamente non si tratta di un adattamento cinematografico (si tratta di un'opera filmabile quanto un dizionario), ma della storia di un film impossibile.
Detto questo, che volevo dire? Ah, ovviamente nulla. Se non che è molto bello accorgersi che - senza saperlo - si è immersi in un acquario nel quale leggiamo, sbirciamo e guardiamo cose che sono strettamente connesse fra loro. Anzi no, ora che ci penso non è bello per niente. E' una gran fregatura! E per quanto si provi a girare a largo raggio, si ricasca sempre sul nostro perno da due soldi. Ché trottole siamo, porco ***!

Ps: L'uso degli asterischi nel finale (come del resto tutto questo post senza capo né coda) è un omaggio a Sterne e non alla mia e vostra pruderie.


(Immagine 1: Description of a boxing match, di Thomas Rowlandson)
(Immagine 2: I malanni di un epicureo, autoritratto di Thomas Rowlandson)
(Immagine 3: due pagine dal Tristram Shandy in cui l'autore rappresenta graficamente l'andamento della trama)
(Immagine 4: Steve Coogan in una foto promozionale del film di Winterbottom)
(Immagine 5: The Covent Garden Nightmare, Thomas Rowlandson reinterpreta il celebre dipinto di F
üssli)

14 commenti:

duccio ha detto...

hai visto qui?
http://www.guardian.co.uk/books/booksblog/2007/may/15/whichnovelsshouldwinfight

pasquale la forgia ha detto...

sì, sì... è lì che l'ho trovato, ma non parla dell'illustratore.
purtroppo...

Anonimo ha detto...

"ci ho messo un minuto per trovarlo"
(immaginalo con voce da nerd saccente) :

vai qui e scendi nella quarta di copertina.

ps. tra parentesi, se leggi bene, è un'altra ragione per venirci a trovare.

Roberto La Forgia ha detto...

ahahaha
grande Foosco
numero uno

fosco ha detto...

ci ho preso gusto...
non lo conoscevo Hazlitt. Ma ho l'impressione che vada letto.

pasquale la forgia ha detto...

@fosco:
sei un gran manzo! dici che hazlitt vale la pena d'esser letto? qui si puù leggere il saggio the fight. vediamo un po' cosa ne viene fuori...
comunque, resta il fatto che sei un gran manzo, e che a questo punto non ci sono più scuse per rimandare il viaggio a parigi. così magari facciamo una gitarella fuori porta a lourdes, eh? che ne dite?

matteo bergamelli ha detto...

Veramente notevole Rowlandson!
dopo la soffiata di fosco ho fatto anch'io la mia bella ricerchina e ho scoperto chi era l'autore di alcuni disegni erotici che conoscevo già(e ti pareva) ma soprattutto la sua produzione di satira.
Ci hai visto giusto anche questa volta.
Ah, dimenticavo:
fanculo Huysmans

duccio ha detto...

pieghe inaspettate tra l'opulenza delle carni.
molto bello comunque.

(mi scuso per la mia sommaria ricerca in google)

pasquale la forgia ha detto...

caro duccio,
ti perdono
;)

fosco ha detto...

Ho sempre amato Tristram Shandy, ma ogni volta che provavo a leggerlo lasciavo perdere dopo dieci pagine. Visto che non erano mai le stesse dieci, e visto anche che l'avrò aperto almeno una cinquantina di volte negli ultimi 10 anni, posso dire di averlo letto tutto.

Il film invece l'ho visto di seguito e mi anche è piaciuto. D'altra parte Steve Coogan ha superato se stesso in 24 hour party people, intepretando Tony Wilson. Per tutti quelli che durante la scuola studiavano invece di cazzeggiare ascoltando musica, Tony Wilson è stato il genio fondatore della factory records, colui che ha scoperto joy division, durutti column, new order e happy mondays. Oltre a scrivere la storia della musica e catalogare ossessivamente ogni cosa lo circondasse, il nostro trovò il tempo per lanciare Peter Saville, il grafico che ha realizzato (tra l'altro) la copertina di unknown pleasures. E con questo proseguo nello spirito del bel post di Ale, tentando l'impresa disperata di legare Rowlandson a Peter Saville. Purtroppo però non mi riesce di legare la figa al manzo e il manzo a lourdes, o il manzo alla figa e lourdes a tony wilson o...

pasquale la forgia ha detto...

grandissimo, fosco!
in italia 24 hour party people l'avremo visto in quattro (ovviamente adesso migliaia di formaggiosi piccoli indie nostrani mi diranno: "stocaaazzo, vecchiooo! io c'ho pure il poster...")! e fra l'altro è sempre del buon winterbottom. un regista che non amo in tutto e per tutto, ma che si dimostra spesso come una delle più imprevedibili "macchine da cinema" al mondo.
ti ringrazio per aver apprezzato e sposato in pieno lo spirito di questo delirio.
un abraccio,
ale

ps: il manzo sta alla figa come lourdes sta a parigi.

fosco ha detto...

se poi conti che io e mb eravamo già a parigi quando abbiamo visto 24hpp, rimanete solo tu e roberto.
poi, neanche a farlo apposta, era proprio winterbottom a concludere il percorso con la figa.

pasquale la forgia ha detto...

ma figurati se roberto sa cos'è 24h party people! a dire il vero non lo sapevo nemmeno io prima di vederlo.
comunque, il tuo link mi dà errore... se però rimandava a "9 songs", ci siamo capiti lo stesso.
ma poi a te sto film è piaciuto? cioè, sta cosa di rappresentare il sesso fuggendo il porno e l'erotico al tempo stesso, credi gli sia riuscita? io onestamente non saprei dire...

fosco ha detto...

scusami per questa assenza, ma questa settimana è stata dura, a domani :)