30 aprile, 2009

Madre notte


Appena finito Madre notte di Kurt Vonnegut. Più che un romanzo, un'altra lezione di sereno e spietato realismo. Il libro è raccontato in prima persona dal suo protagonista, Howard W. Campbell Jr.
Howard è stata la migliore spia americana fra le gerarchie naziste. Scrittore di mestiere e ottimo oratore, Howard divenne la voce ufficiale più amata e livorosa della propaganda radiofonica del Terzo Reich. Ecco cosa ricorda di sé, a vent'anni dalla fine della guerra.

Io, come speaker radiofonico, avevo sperato di essere soltanto ridicolo, ma viviamo in un mondo in cui essere ridicoli non è facile; ci sono troppi esseri umani che non vogliono ridere, che non riescono a pensare; vogliono soltanto credere, arrabbiarsi, odiare. Troppa gente aveva voluto credere in me.

Milioni di tedeschi avevano alimentato il loro odio antisemita, anticomunista e antiamericano ascoltando rapiti la voce di un uomo che non credeva a una sola delle sue parole. Non c'è molto altro da aggiungere. Del resto Vonnegut ci serve
la morale della storia fin dalle prime righe del libro: "Noi siamo quel che facciamo finta di essere, sicché dobbiamo stare molto attenti a quel che facciamo finta di essere".
Se devi leggere questo libro? Non sentirti obbligato a far nulla, ma se proprio vuoi esserti d'aiuto, facci un pensiero.
Buona vita.

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