15 novembre, 2006

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11 commenti:

Anonimo ha detto...

il tutto è di una bellezza inquietante... la classe che ride o, al massimo gira la testa e gli sguardi. la professoressa che se ne va dando, così, la propria esiziale benedizione. l'imberbe scorsese che comincia a girare i suoi primi e tentennanti pianosequenza. e poi, non dimentichiamo l'apporto delle scenografie del sempre sobrio stile nazifascista.
cosa volere di più? ci sono tutti gli ingredienti per una indigesta pièce di uno ionesco redivivo.
ah, dimentico i protagonisti...

sergio

pasquale la forgia ha detto...

robbe'... a una prima occhiata sembrerebbe una vignetta di massimo bucchi. e invece no! pensate che culo... è tutto vero!!!

pasquale "it's a wonderful world" la forgia

Roberto La Forgia ha detto...

la violenza nelle scuole, quella che si concentra sui diversi, sui meno estroversi, sui secchioni ecc. è ripugnata da chiunque, da noi e da chi in questi giorni ne parla in tv e sui giornali.
a me interessa il modo in cui questo senso di ripugnanza va in vacanza quando avviene il fatto vero e proprio e le rilessioni che si scatenano nell'individuo per... come dire... giustificare quel che accade "solo per questa volta" perchè per chi la vive senza reagire non è "violenza sui down" bensì "luca che da qualche calcio a mario".
mi interessa questo tipo di deviazione.
mi interessa anche chi non sopporta queste scene ma corre a scaricarle da internet.
se fosse ancora su google video, io lo scaricherei...

pasquale la forgia ha detto...

premetto che non ho fatto in tempo a vedere il video.
concordo pienamente con quello che hai scritto. il gesto violento, una volta narrato e reso pubblico, diventa "violenza", nelle sue varie declinazioni di "violenza sui minori", "violenza negli stadi", "violenza nelle scuole", "violenza domestica", "violenza criminale" e via dicendo. per questo sono d'accordo con te e penso che bisognerebbe concentrarsi sul prima o, meglio ancora, sul durante della violenza.
sul suo "farsi" e non sul suo "essere accaduta".
è per questo che adoro peckinpah.

pasquale "straw dog" la forgia

duccio ha detto...

"..penso che bisognerebbe concentrarsi sul prima o, meglio ancora, sul durante della violenza.
sul suo "farsi" e non sul suo "essere accaduta".

esattamente, anche perchè la questione ha origini decisamente lontane..

fa sorridere poi che "la democrazia" si mostri ogni volta sconvolta e stupefatta come se queste cose non fossero vecchie come l'uomo, e ogni tanto un episodio come questo ce lo ricorda solo perchè viviamo in un mondo dove tutto quello che accade può tecnicamente arrivare dappertutto, in pochissimo tempo, ed essere visto in simultaneamea ai due estremi del golbo..

Roberto La Forgia ha detto...

caro Bardamu,
questo avventimento fa notizia perchè c'è un down coinvolto.
di fronte ad uno squilibrio così forte è facile per tutti i media, per tutti noi piazzarci dalla parte della ragione. questo è un vizio della nostra società che non genera una discussione, chiude il caso, ci mettiamo tutti dalla parte del down e il gioco è fatto, siamo a posto.

duccio ha detto...

sarebbe interessante vedere come la gente si schiererebbe difronte a uno skinhead pestato a sangue da un gruppo di boyscout..
ovviamente è una provocazione, per il fatto stesso che è un panorama abbastanza improbabile.
da sempre è il debole a soccombere sotto le umiliazioni inflitte dal bullo di turno..
e a volte per essere debole non è necessario esserlo realmente, ne tantomeno essere un ragazzo down..
a volte per essere etichettato "sfigato" e sufficiente avere buonsenso..

duccio ha detto...

dimenticavo, sarebbe interessate il paradosso di prima per obbligare la gente a schierarsi sul tema violenza in generale.. riuscendo per una volta ad isolarlo dal singolo caso e poterlo finalmente affrontare per quello che è

Roberto La Forgia ha detto...

ciao Bardamu,

in genere non sono contro la violenza. in genere non sono contro e a favore di nulla.
essere contro o a favore della violenza è un principio, cioè un limite, meglio ancora una presa di posizione unica di fornte a tutto quel che è violenza.

ti faccio un esempio.
quando ero piccolo facevo a botte ogni giorno e anche a me è capitato di menare i più deboli come mi è capitato di essere il più debole.
queste esperienze di lotta non necessaiamente producevano odio.
era un modo come un altro per risolvere le incomprensioni. un modo disumano direbbe qualcuno. eppure dopo tante scazzotate si riprendeva a giocare insieme.

questo tipo di violenza (che mi ha portato un sacco di volte in ospedale!) era generato da un odio che la violenza risolveva. ad ogni moto d'animo la sua applicazione (entro i limiti del sistema in cui si vive).

per questo non riuscirò mai schirarmi per principio di fronte ad una questione come la violenza perchè la violenza non è una questione, è uno sterminato numero di accadimenti diversi l'uno dall'altro.

Roberto La Forgia ha detto...

uno skinead menato dai boyscout?
mi viene da ridere.
valli a trovare 5 boyscout con tanto coraggio!
:)

ciao

pasquale la forgia ha detto...

5 boyscout contro uno skinhead?
potrebbero dargli fuoco facendo vorticare i loro bastoncini fra le mani, no? o rintronarlo con le loro canzonette! quella sì che sarebbe violenza.