Marzo
Dopo la pioggia la terra
è un frutto appena sbucciato.
Il fiato del fieno bagnato
è più acre - ma ride il sole
bianco sui prati di marzo
a una fanciulla che apre la finestra.
E' una poesia di Giorgio Caproni, una poesia a cui sono molto legato. Forse perché è piena come un pugno, forse perché l'ho (mal)dedicata tempo fa, tradendone il senso, appesantendola di un'aspettativa sciocca, senza reni. Forse perché è un gioiellino e tanto basta.
Ci penso per caso proprio ora, come prima cosa da pubblicare dopo una lunga assenza. E, neanche a farlo apposta, mi accorgo che siamo nel mese giusto, e quindi rischio di buttar la poesia in un teatrino che sa di almanacco del giorno dopo. Ma tanto, mi dico, sempre di teatrino si tratta, allora meglio continuare, sperando ne venga fuori qualcosa. Qualcosa che, data l'ora, valga almeno la pena di una veglia.
Ma stavolta proprio no. Non c'è niente da dire, niente più di quanto non dicano già i versi. Questo perché a volte - per fortuna - le cose parlan da sé, anche a chi proprio non vuol saperne di ascoltare. E allora a chi scrive non resta che piantarla di divagare, spegnere la luce, e aver la compiacenza di mettersi a dormire.
Buon risveglio.
Ps: Per chi volesse sfogliare qualcosa di più, consiglio - più per una becera questione di risparmio che di voracità filologica - questa edizione dell'intera opera poetica caproniana.
Ci penso per caso proprio ora, come prima cosa da pubblicare dopo una lunga assenza. E, neanche a farlo apposta, mi accorgo che siamo nel mese giusto, e quindi rischio di buttar la poesia in un teatrino che sa di almanacco del giorno dopo. Ma tanto, mi dico, sempre di teatrino si tratta, allora meglio continuare, sperando ne venga fuori qualcosa. Qualcosa che, data l'ora, valga almeno la pena di una veglia.
Ma stavolta proprio no. Non c'è niente da dire, niente più di quanto non dicano già i versi. Questo perché a volte - per fortuna - le cose parlan da sé, anche a chi proprio non vuol saperne di ascoltare. E allora a chi scrive non resta che piantarla di divagare, spegnere la luce, e aver la compiacenza di mettersi a dormire.
Buon risveglio.
Ps: Per chi volesse sfogliare qualcosa di più, consiglio - più per una becera questione di risparmio che di voracità filologica - questa edizione dell'intera opera poetica caproniana.
(Illustrazione: Dancing Couple, 1965, Saul Steinberg)
7 commenti:
ciao pasq,
*la ventola del mio computer è impazzita*
volevo renderti partecipe di questo evento... poesia post-moderna.
sarai dove devi stare, verso il fine settimana?
p.s. ...devi solo trovare le orecchie giuste.
cara jo,
anche le ventole del mio portatile sono fuori uso.
apprezzo la tua cripticità, immotivata quanto paracula. sì, nel fine settimana sarò dove devo essere. per ragioni squisitamente lavorative, ovviamente. e non sto scherzando.
...quindi non ci ubriacheremo, mi sembra di capi'.
:)
ou pasqua'!!!!
ma il mio commento nn l'hai letto proprio.....
dopo il post di lynch...
cmq sono francesca la campionessa di scarabeo on line...
ricordi???
ciao
carissima campionessa di scarabeo,
no, il tuo commento non l'avevo letto proprio... anche perché è in un post un po' vecchiotto.
perdonami, ma devo confessare che mi ero completamente dimenticato della mia promessa.
dovrei avere il tuo indirizzo (quello fisico intendo, no email) da qualche parte fra le mie scartoffie, ma ti conviene mandarmelo per sms/mail... altrimenti sono sicuro che potrei ridimenticarmene.
un abbraccio e a presto,
pasquale "scarabeo marameo" la forgia
basta con questo blog!!
è una farsa!!
adesso iniziano a comparire anche le poesia per colmare i vuoti..
dove si arriverà??
...al corso di ricamo??
oppure a quello di decorazioni floreali??...
non siete stanchi di rendervi ridicoli??..
perchè non parlate del nuovo Model M&P15 Rifle della smith and wesson??
quella si che è roba da uomini.
davide mengaccione
sì, davide. è tutta una farsa. e sono stanco di rendermi ridicolo. è per questo che, dopo aver letto il tuo commento, ho finalmente deciso di uccidermi.
che fai, mi segui? porta la tua S&W. potrebbe servirci.
pasquale "the long goodbye" la forgia
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