26 marzo, 2010

Raiperunanotte

Non conosco i dati ufficiali, né m'interessa scoprire quali siano. Ieri sera si parlava di centoventimila accessi unici e cose simili. Confesso una notevole ignoranza in materia, quindi salto a pie' pari l'argomento. L'unica cosa che voglio conservare della serata di ieri è questa immagine.
Mia madre, mio padre (entrambi 58 anni e scarsa confidenza con l'informatica) e io in piedi davanti al computer di casa. Tutti e tre abbiamo un piatto di tagliatelle in mano, mentre Luttazzi parla di sesso anale. Alla fine del pezzo, mia madre dice: "Che bello internet".
La cosa più bella è che io ero arrivato a casa da poco (vivo a Milano e a casa dei miei sono tornato per votare) e il computer era già collegato fin dall'inizio della trasmissione. Ci avevano pensato mia madre e mio padre a connettersi, segnandosi le istruzioni su un pezzo di carta.
E poi, e poi c'è questo. Soprattutto questo.

10 commenti:

Roberto La Forgia ha detto...

berlusconi e tutti gli amici suoi sono pezzenti e si mangiano la merda dei cani.

(volevo dire la mia)

fosco ha detto...

L'apparizione di Luttazzi ha felicemente confermato la non bigotteria dei miei genitori, mentre ha svelato quella di molti miei coetanei.

Tra l'altro, avete notato qualche citazione -scopiazzo- di Ricky Gervais? Da "Out of England" in particolare.

Momento parcondicio per rispondere a Roberto:
Di Pietro è mafioso, le toghe sono rosse e, facciamo cantare le minorenni (ah no scusa, l'ultimo era del fratello di Ratzinger)

fosco ha detto...

E ovviamente tutti invece amano Benigni, che lui sì che fa vera satira...

fosco ha detto...

Dimenticavo. Vedendo Monicelli parlare di rivoluzione (di qualunque tipo parli, fa effetto risentire questa parola), mi riviene in mente un dibattito meno recente fra lui e Nanni Moretti mediato da Arbasino.

nanni moretti vs arbasino

Non ricordo se siate stati voi la Forgia a indicarmelo, ma trovo eccezionale il ribaltamento generazionale che si è avuto in questi ultimi trent'anni; ossia da quando Monicelli sedeva sulla sedia del potere reazionario, scontrandosi con un giovanissimo Moretti (a cui tocca il ruolo ingrato di rivoluzionario).

Ora, si potrebbe aprire un lungo dibattito, non certo inedito, sul ruolo che cinema e televisione privata abbiano avuto sulla devoluzione degli italiani negli ultimi trent'anni. O anche sull'oggetto stesso della loro rappresentazione (vedi le ultime "opere" di Muccino, Salvatores, ecc. che ritraggono costantemente la crisi dei trentenni, quarantenni e anche cinquantenni)

Certo è evidente che oggi la massa, soprattutto giovane, dorme volentieri in questo populismo fascista-reaganiano, mentre si approssimano sempre più rumorose, singole risposte violente.

Perdonate il pistolotto.

pasquale la forgia ha detto...

non so se lo scambio con moretti te l'avevamo segnalato noi... di certo lo conosco e fa piuttosto ridere.
la citazione/scopiazzata di luttazi a gervais onestamente non l'ho colta. io c'avevo visto più una cosa alla hicks quando parlava - guarda un po' - proprio di reagan. questa qui:

http://www.youtube.com/watch?v=K7INABbOnLI

mi stupisce la bigotteria dei tuoi amici (coetanei, immagino). sarà che il paese non è ancora pronto al cazzo in culo. eppure la situazione suggerirebbe il contrario.
un abbraccio,
pasquale

ps: monicelli parlava di rivoluzione armata. mi pare piuttosto evidente. non l'ho sentito solo io, no? cioè, quando parlava di un "riscatto che costa sacrifici", non credo che intendesse "tagliatevi i capelli in casa e niente più pizza con gli amici". no?

fosco ha detto...

il paese il cazzo in culo ce l'ha ormai da lungo tempo, ma a differenza di luttazzi, per me le fasi sono al contrario. E per il momento non siamo ancora arrivati alla prima (quella del dolore intenso e insopportabile).

Dopodiché (una volta arrivati al limite) ci aspetterà un lungo periodo di instabilità, come si è verificato in passato, puntualmente.
Più che la rivoluzione il futuro che ci aspetta sarà probabilmente la separazione ancora più netta tra nord e sud, con la lega da una parte e la mafia dall'altra. Ma questo perché sono ottimista.

Francamente stupisce me che tu non li abbia, amici bigotti.
Io ho sempre più l'impressione che:
quelli che votano a destra (i cattivi) non esistono, non li vedo, non ci ho mai parlato, sono invisibili ma evidentemente sono tanti.
quelli di sinistra (i buoni) sono tutti uguali e dovunque; per lo più moralisti, di un moralismo che varia a seconda dell'occasione: ecologisti, femministi, equosolidaristi, pluralisti dell'informazione, ecc. ecc.

(Liberal comunisti? come li chiama Zizek).

A volte ho l'impressione di respirare aria pura solo con un po' di buona satira, e guarda caso, in italia quasi non esiste. (Oppure mi sono perso qualcosa?)

La citazione (secondo me anche negli stessi movimenti) ce l'avevo vista da Out of england (se non ce l'hai te lo mando in qualche modo, anche sottotitolato), quando RG parla di gay e di alternative al sesso anale. Tagliando: ad un certo punto uno dei due (gay) fa all'altro "vienimi pure sulla schiena, ma non sui capelli, sulla schiena, sì, sui capelli, no" o qualcosa del genere.

a presto, un abbraccio
f

pasquale la forgia ha detto...

ah sì, ora ho capito! il pezzo della cartolina sulle dieci alternative al sesso anale!
ce l'ho, ce l'ho...
concordo in pieno sul resto.

fosco ha detto...

a proposito (di sesso anale): sto vedendo Angels in America (la miniserie americana) e non mi sembra affatto male. Ma sono solo all'inizio. C'è anche uno spettacolo che gira in italia a teatro con Elio de Capitani.

fosco ha detto...

deve essere la metafora di qualcosa ma non sono ancora sicuro

pasquale la forgia ha detto...

Genio!
Lo posto subito, che qui sotto è sprecato.