Di Pasquale de Baylon, i biografi raccontano che durante le sue esequie, al momento dell'elevazione dell'ostia e del calice, il frate già irrigidito dalla morte, abbia riaperto gli occhi per fissare il pane e il vino della mensa eucaristica, e rendere così l'ultima testimonianza del suo amore al divino sacramento.
Baylon, oltre ad essere un uomo di chiesa, era anche un cuoco sopraffino, e alle penitenti che si lamentavano della scarsa vivacità dei consorti, consigliava una particolare ricetta fatta con uova e vino.
Così nacque la prelibatezza: 1 tuorlo d'uovo, due cucchiai di zucchero, due gusci d'uovo di vino marsalato, uno d'acqua. Diventanto Santo nel 1690 venne dunque chiamato "san Bayon" (pronuncia: sambaiun) e da qui l'etimologia della golosità.
Dal 1722 San Pasquale de Baylon è protettore dei cuochi.
(Immagine: san Pasquale illuminato dalla luce eucaristica)
Baylon, oltre ad essere un uomo di chiesa, era anche un cuoco sopraffino, e alle penitenti che si lamentavano della scarsa vivacità dei consorti, consigliava una particolare ricetta fatta con uova e vino.
Così nacque la prelibatezza: 1 tuorlo d'uovo, due cucchiai di zucchero, due gusci d'uovo di vino marsalato, uno d'acqua. Diventanto Santo nel 1690 venne dunque chiamato "san Bayon" (pronuncia: sambaiun) e da qui l'etimologia della golosità.
Dal 1722 San Pasquale de Baylon è protettore dei cuochi.
(Immagine: san Pasquale illuminato dalla luce eucaristica)
2 commenti:
buon onomastico e buon appetito.
è bellisimo, questo blog di gruppo! (però a me houellebecq non piace più di tanto. anzi.)
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