02 agosto, 2006

italiani: giuseppe scalarini & giacomo nanni

qualche tempo fa, sfogliando contro il fascismo - 50 anni di immagine storico-politica nel mondo, un volume di disegni e vignette antifasciste in cui non mancano pungenti schegge di autori italiani che non conoscevo, mi sono imbatutto in giuseppe scalarini, autore di oltre 4000 disegni per l'avanti!
quando ho visto questo disegno e gli altri riprodotti, ho pensato: "questo devo farlo vedere a giacomo nanni, perché molte cose mi ricordano i suoi lavori".
solo che non l'ho mai fatto perché sono un cazzone.
questa notte ho sognato che glielo mostravo sicché aggio pensato la mia sfera onirica è più pratica di me, meglio darsi una mossa!

giacomo, guarda qua.
che ne pensi?


la didascalia che compariva sotto l'immagine (pubblicata sull'avanti! il 13 maggio 1921) diceva badate, lavoratori, che vuole divorarvi!
questo disegno si riferisce alla campagna elettorale del '21, allorché i fascisti si presentarono in una coalizione insieme coi liberali e i democratici che prese il nome di blocco nazionale.
a queste elezioni i fascisti, che in quelle del '19 non avevano conquistato alcun seggio, ne guadagnarono 36. in confronto ai 39 vinti dai socialisti e comunisti erano pochi, ma erano pur sempre una conferma "ufficiale" della loro esistenza.

giuseppe scalarini, ripetutamente aggredito dai fascisti, imprigionato, perseguitato, subì una condanna al confino nel 1940.

17 commenti:

Giacomo Nanni ha detto...

ciao, guarda, sono lusingato, sinceramente non lo conoscevo.
Se pensi che abbiamo qualcosa in comune mi può far solo piacere. In generale a me piace il tratteggio dei chiaroscuri che usava a quel tempo, e che aveva radici nella tradizione dell'incisione. Devo dire però onestamente, che forse l'uso che ne faccio viene più che altro dai disegnatori francesi degli anni 70, perchè da bambino mi piacevano molto e cercavo di imitarli, penso che sia principalmente quello, anche se poi ho copiato un po' di tutto.
A parte questo, le allegorie di Scalarini sono bellissime, grazie, ora lo guardo meglio.

pasquale la forgia ha detto...

al di là del disegno (sai bene che quella vignetta mi fa impazzire), mi sembra mooolto interessante il link al museo della satira! non ho ancora spulciato il sito, ma una gita a forte dei marmi potrebbe rivelarsi fondamentale. fino all'8 ottobre ce n'è di tempo...
e questa è sempre una buona notizia.
ciao.

Roberto La Forgia ha detto...

ciao giacomo,
nel catalogo ci sono altre immagini che sembrano fatte da te. non solo per il tratto sicuro ma un po' anche per l'atmosfera soffocante ma limpida, all'aria aperta, che (col rischio di semplificare) vedo nelle tue cose.

chi sono questi francesi degli anni 70?

ciao

Roberto La Forgia ha detto...

pubblicherò altre immagini di scalarini, oppure te le invierò.

insomma, le vedrai.

ciao

Giacomo Nanni ha detto...

laforgia ti faccio un po' di nomi, quello che mi ricordo, poi fatti tu un po' di ricerche se ne hai voglia, cioè più o meno all'inizio degli anni 80 in italia c'erano diverse riviste, come pilot, metal hurlant e totem, che pubblicavano essenzialmente autori francesi. molti di questi sono stati dimenticati e pure io faccio fatica a ricordare, ma a parte moebius (hai presente? non mi dire che non ti piace, non è quello il punto), per esempio bilal, caza, druillet...quello che li accomunava se guardi bene è un tratteggio vagamente retrò, che per primo moebius aveva mutuato dall'underground americano fondendolo con l'incisione di Dorè. per quanto riguarda moebius, la cosa aveva inizio qualche anno prima, con la sua collaborazione ad una rivista chiamata hara kiri, nel 1963, una rivista di satira, per così dire, all'interno della quale si discostava dallo stile realistico di blueberry, per disegnare storie dal tratto grottesco e caricaturale. ma la svolta decisiva, come dicevo avviene alla fine degli anni sessanta, con la ri-scoperta dell'underground americano.
( esiste una breve storia di fantascienza nella quale giraud si firma per la prima volta moebius non ricordo il titolo.) E anche con la scoperta del pennino rigido, dico io...che è quello che fa la differenza, ed è in questo utilizzo del pennino rigido, che esattamente, secondo me va cercato il legame fra los tile di moebius e quello della linea chiara di hergè...cosa che si è fatta sempre più evidente con il passare degli anni fino ai giorni nostri.

Ci sono pennini più morbidi e pennini più rigidi...la qualità del segno cambia

tornando agli autori che chiedevi: perfino Marti è uscito su Totem per un po', quello che ora sta disegnando uno dei tuoi amati Ignatz...

di immagini di scalarini ce ne sono abbastanza sul sito, lascia perdere

ciao

Giacomo Nanni ha detto...

dimenticavo: la cosa interessante è che poi alla radice di tutto c'è harvey kurtzman, perchè è lui ad ispirare le prime storie di giraud per hara kiri, così com'è lo stesso kurtzman ad ispirare tutta la prima ondata dell'underground americano.

son cose interessanti.
kurtzmann purtroppo è poco conosciuto in italia.
grazie dei complimenti son sempre graditi.

pasquale la forgia ha detto...

giusto. kurtzman è davvero - e inspiegabilmente - poco noto in italia. strano perché certo non si tratta di un autore "per pochi"... eppure tutto il suo lavoro, compresa la sua popolarissima rivista mad, da noi ha avuto una difficile vita editoriale.
eppure dovrei avere da qualche parte una specie di omaggio collettivo a kurtzman pubblicato in italia... non ricordo bene dove, credo un vecchio numero del grifo. un raccontino di spiegelman e una storiella in cui crumb spiega come harvey gli abbia insegnato a fare tutto. compreso lo stare a tavola.

"robert, ma tu metti la maionese anche sulla carne in scatola?"

grandissimo.
roberto, fratello mio, dai un'occhiata in giro, dovrei averla ancora da qualche parte sta rivista.

Roberto La Forgia ha detto...

giacomo,
hara kiri. mai sentita. cercherò qualcosa.

non ho mai letto nulla di kurtzman.
però ho visto un milione di numeri di mad da un amico.
non sapendo quale qguardare ho dato un 'occhiata superficiale all'intera pila.
kurtzman mi aveva colpito perchè giocava con il linguaggio.

ale,
quella storia di crumb è divertentissima è rifette benissimo quello stato di folle amore bambinesco per i propri maestri.
le varie vignette in cui lui è all'opera sul suo tavolo e s'incazza perchè non vengono bene sono bellissime perchè è proprio così che succede.
all'inizio ti dici "bè, carino" poi guardi bene ciò che hai fatto e ti incazzi come un negro perchè non è vero e sai di non aver fatto un bel cazzo di buono.

tornando al commento di giacomo
non sapevo che esistressero pennini morbidi e pennini duri.
forse è la volta buona che mi compri un pennino duro.

anche se il penino duro ce l'ho già ;-D

yeha!

Roberto La Forgia ha detto...

oh, guagliò
andate a vedere i nuovi post sul mio blog scientifico

Unknown ha detto...

domani vado a comprare il biglietto del treno per forte dei marmi

Roberto La Forgia ha detto...

organizziamo una gita a questo punto.

"le gite dell'integratore - alla scoperta dell'italia"

ciao

pasquale la forgia ha detto...

le gite dell'integratore. mi piace!
organizziamo un pulmino, tutti vestiti a fiori, ventagli alla mano, gran paninazzi alla mortadella, con la frittata... cassa-frigo strapiena di minacciosi birroni gelati, tutto il repertorio di battisti nell'autoradio e via che si canta, tutti insieme:

dieci ragazze per me,
posson bastareee...

su, cantare tutti! anche voi dell'ultima fila!
io potrei vestirmi da prete.

Unknown ha detto...

allora non compro il biglietto, sfanculo le ferrovie, preparo la merenda e aspetto il pulmino integratore

Roberto La Forgia ha detto...

ehi, ma lo facciamo davvero???
però col pulmino!
il vestito da prete non è battuta
c'è davvero!

tipo fine agosto - inizio settembre?

che dite?

Giacomo Nanni ha detto...

io da solo non ci vado, se si fa ci sono, ho pure qualche rudimento da chierichetto, se pasquale vuol servire l'eucarestia, che ne avete bisogno.

pasquale la forgia ha detto...

sul serio, questa gita s'ha da fare.
giacomo, recupera incensi e un turibolo. io la tonaca ce l'ho già. volendo anche un clergyman lo si può recuperare...
settembre è il mese. cominciate a ipotizzare un bel cerchietto sul calendario. ovviamente si accettano adesioni. il comitato redazionale dell'integratore le vaglierà attentamente, caso per caso.

Roberto La Forgia ha detto...

settembre è il mese giusto, per me.