15 ottobre, 2009

Woody, sempre peggio


E' da un po' che non vedevo più i suoi nuovi film: dialoghi sempre più ingessati, scene sempre più appiccicate, storie sempre più ma-chi-se-ne-frega.
Ieri ho visto Whatever works, per il semplice motivo che adoro Larry David, l'attore protagonista, poco noto in Italia, ma venerato autore/attore televisivo in patria (tanto per capirci, è il creatore di Seinfeld e del più recente Curb your enthusiasm).
Ovviamente il film va visto in lingua originale, perché la voce di Larry David è insostituibile.
Detto questo non resta molto altro. Il film è davvero una scemenza. Le scene sono tenute insieme con lo sputo e il tutto sembra emergere da un lontano passato in cui il fatto che l'attore parlasse in camera rivolgendosi al pubblico era considerata una cosa nuova. In effetti pare che la sceneggiatura sia restata nel cassetto di Allen per parecchi anni. Pensata originariamente per Zero Mostel (il Max Bialystock di The Producers, che aveva lavorato al fianco di Allen in The Front), Whatever works è proprio il frutto fuori tempo massimo della scrittura cinematografica dell'Allen Anni '70.
La trama non ve la racconto. Non vale la pena. Diciamo che è una rivisitazione del Pigmalione di Shaw. A metà del film c'è un discreto quarto d'ora, ma il resto (l'inizio e la fine soprattutto) sono dei momenti di vero piattume. Il fatto che il flm si apra con una fantastica canzonetta di Groucho Marx (Hello I must be going, ascoltatela qui) certamente non basta a redimere il film.
Guardatelo solo se, come me, non riuscite a rinunciare a un'ora e mezza di Larry David.

Battuta migliore
Entropy. That's why you can't put back tooth paste in the tube.

Curiosità
C'è una battuta presa da Hicks para para:
"Every minute a man dies he was a smoker or overweight. Well, I've got a news for you. Thin non-smokers die too." In Hicks manca solo il riferimento al peso. Il resto è uguale. Vabbe', ma tanto Hicks adorava (e rimaneggiava) Allen fin dall'adolescenza, quindi siamo pari.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sono due scuole di pensiero:

1)La senilità non giova all’arte
2) talento e ispirazione sono risorse ridotte -come un dentifricio o un limone- a prescindere dall’arco temporale su cui le spalmi.

Quale delle due sia la causa l’effetto è oggettivo e se in letteratura ci sono molte eccezioni nel cinema è quasi sempre la regola.
In Italia ad esempio Moretti non riesco a guardarlo più neanche in fotografia anzi le sue brutture artistiche (e politiche) di oggi gettano un ombra pure sulle opere precedenti facendomi venire il dubbio di essere stato anche più coglione di ora. Certo Allen ogni tanto un colpo di coda lo da ancora, tu a che altezza della sua filmografia collochi la parabola discendente? Sarebbe un giochino di gruppo divertente da fare.
En passant: l’ultimo numero di Mosso è il migliore della serie, grande grafica, grandissime immagini, eccezionali i testi, perché avete deciso di non firmarli? Puntate sulla forza dell’autore collettivo?
Leggi le sciabolate semi-anonime di Spinoza.it?
A presto

The Substitute

pasquale la forgia ha detto...

carissimo,
per me la parabola di allen si è fatta discendente da "harry a pezzi" (il suo bellissimo omaggio al "posto delle fragole"), proceduto da altri pezzi modestissimi come "tutti dicono i love you". da lì in poi si srotolano porcherie come "hollywood ending", "anything else" e (ma su questo molti mi danno torto) "match point". non sono del tutto d'accordo sulla creativià che si estingue con gli anni, perché in parte quell'erosione la puoi compensare con la maniera (e woody ce l'avrebbe pure...). vedi scorsese e herzog: nonostante gli anni sono sempre delle macchine da cinema portentose.

riguardo a mosso, mi fa piacere che t'abbia preso così tanto. in realtà i pezzi sono firmati al piede di pagina due.
stammi buono e a presto,
pasquale

Anonimo ha detto...

Io ho cominciato a sbadigliare con la "Dea dell'amore".Anche se "Tutti dicono I love etc." come strenna natalizia nostalgica e wasp non è confezionato male. Da allora è tutta discesa con opere troppo costruite e frigide match point incluso.
E' vero, gli autori dei pezzi di Mosso erano nel sommario ma piccoli come le fregature nei contratti.
Un saluto

The substitute

fosco ha detto...

a proposito di scorsese (più o meno)

d'accordo con anonimo sull'ultimo mosso.

pasquale la forgia ha detto...

fooosco,
grazie per la segnalazione. bellissimo post. e grazie per mosso.